La Iaaf ha stabilito nuove regole dopo le risultanze di uno studio scientifico: dal 1¡ã novembre per partecipare alle gare dai 400 metri al miglio obbligatorio abbassare il livello di testosterone. La campionessa sudafricana degli 800 rischia di doversi ritirare
Una soluzione andava cercata. Troppe polemiche, troppi dubbi, troppo senso di ingiustizia sportiva che cozzava con la doverosa sensibilit¨¤ di rispettare la giusta voglia di gareggiare di tutte a dispetto di... E alla fine la Iaaf ha deciso di affrontare il caso delle atlete iperandrogene che stanno dominando il fondo femminile con un minimo di regolamento scientifico. Ecco la decisione: dal 1¡ã novembre 2018 niente gare di fondo e mezzofondo (dai 400 ai 1600 metri) alle iperandrogene, a meno che non abbiano abbassato i livelli di testosterone per almeno sei mesi per competere nelle gare internazionali. Il presidente Iaaf, Sebastain Coe: "Abbiamo la responsabilit¨¤ di assicurare una parit¨¤ di condizioni per tutte le atlete, la vittoria sportiva deve arrivare grazie al talento e al duro lavoro, non per altri fattori".
comprovata disparit¨¤ —
Era inevitabile. Il caso eclatante di Caster Semenya, due volte olimpionica negli 800 e salita su un podio olimpico di Rio - e poi anche su un podio ai recenti Giochi del Commonwealth - decisamente poco femminile e intersessuale, dimostra che s¨¬, ¨¨ inutile girarci intorno, un vantaggio queste atlete ce l'hanno. Le regole introdotte dalla Iaaf si basano sui risultati di uno studio che alla fine ha dimostrato che le atlete iperandrogene, che producono un eccesso di testosterone, stanno beneficiando in diversi eventi. Questa prova scientifica ¨¨ stata raccolta dopo che il Tribunale Arbitrale per lo Sport aveva sospeso nel 2015 il regolamento con il quale la Iaaf aveva chiesto agli atleti iperandrogeni di sottoporsi a trattamenti per abbassare i livelli di testosterone. La corte di Losanna nel 2015 sostenne che le prove che alti livelli di testosterone favoriscano le prestazioni non erano sufficienti per negare a un’atleta l’eleggibilit¨¤. Imponendo di conseguenza alla Iaaf di sospendere temporaneamente il proprio regolamento relativo e chiedendo di presentare migliori e pi¨´ dettagliati riscontri entro il luglio 2017. Ecco lo studio, ecco la decisione ad aprile 2018. La sudafricana Caster Semenya, due volte campionessa olimpica negli 800 (2008 e 2016) e tre volte medaglia d'oro ai Mondiali sulla stessa distanza, a questo punto vede la sua carriera a forte rischio. Lo studio ha rilevato che il vantaggio per queste atlete con "differenze nello sviluppo sessuale" era particolarmente vantaggioso su distanze tra i 400 metri e il miglio, ovvero quelle ai confini di velocit¨¤ e resistenza. Ed ecco la decisione.
caso spinoso —
La Semenya divenne famosa nel mondo dopo le sue prestazioni mostruose e le violente polemiche scatenate dalle sue rivali, che la accusarono senza mezzi termini: "Non va forte perch¨¦ ¨¨ forte. Va forte perch¨¦ ¨¨ un uomo". Al punto da costringere la povera Caster - sia chiaro, vittima di tutto questo - a sottoporsi al test della sessualit¨¤. Venendo nel frattempo sospesa e poi riammessa alle gare solo dopo aver perso una considerevole percentuale di massa muscolare per abbassare i livelli di testosterone. Poi, nel luglio 2015, la decisione della corte di Losanna. La Semenya ha cos¨¬ conquistato la medaglia d'oro a Rio 2016 dopo aver potuto sospendere le cure ormonali e, d’incanto, tornando a volare. Fino all'1’55”33 centrato passeggiando a Montecarlo il 15 luglio, personale e miglior crono mondiale dal 2008, pi¨´ altre cinque prestazioni inferiori all’l’58”50 fino al trionfo olimpico a Rio de Janeiro. Senza smettere di trionfare fino a pochi giorni fa. E adesso? Per il momento ¨¨ arrivata una risposta via Twitter: "Quanto ¨¨ bello rimanere in silenzio mentre qualcuno si aspetta che tu sia arrabbiata".'
Gasport
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