Il saltatore in alto si sta allenando in Turchia: “Va alla grande, sono stati due mesi perfetti. Il dolore alla caviglia ¨¨ scomparso, l’esordio forse il 7 giugno a Oslo”
La localit¨¤ si chiama Belek, ¨¨ nella provincia di Antalya, Turchia: appoggiata al Mediterraneo, d’inverno conta 750 abitanti, d’estate fino a 10.000. Il centro, polifunzionale, ¨¨ il Gloria Sports Arena. Disteso su 35.000 metri quadri di terreno e con decine di impianti, ospita eccellenze internazionali di atletica, nuoto, calcio, tennis, hockey prato e diverse altre discipline. Dal 9 aprile e per tre settimane, fino a domenica, anche Gianmarco Tamberi e Alessia Trost, al lavoro in vista della stagione estiva. Se lei, col bronzo mondiale indoor di marzo a Birmingham, s’¨¨ rilanciata, lui, dopo un paio d’anni in salita, ¨¨ a caccia di riscatto.
Gimbo, come vanno le cose?
?Ho fatto raduni in Sudafrica, in Qatar, negli Stati Uniti e in Spagna: logisticamente nessuna soluzione ¨¨ migliore di questa. E’ tutto al top: dalla pedana alla pista, dalla palestre alla casa che ci ospita. Le temperature sono perfette: mi alleno a torso nudo?.
Chi compone il gruppo?
?Pap¨¤ Marco che ci allena, Alessia, il fisioterapista Antonio Abbruzzese e Maia, 19enne italoargentina a sua volta saltatrice in alto che lavora da qualche mese con noi?.
Nessun problema, dunque?
?In tutto, dopo la prima parte dello stage, siamo rimasti un po’ soli. All’inizio c’era il bielorusso Seliverstau, bronzo europeo indoor 2017, le ucraine Levchenko e Gerashchenko, la belga Thiam, olimpionica dell’eptathlon, oltre al quattrocentista a ostacoli turco-cubano Copello e alla collega azzurra di specialit¨¤ Pedroso. Andati via loro, ¨¨ diventato un po’ no stimolante. Ma abbiamo sempre fatto tutto al meglio. Con la giusta calma e concentrazione?.
Perch¨¦ Belek?
?Perch¨¦, oltre a quel che offre, ¨¨ a una sola ora di fuso e a cinque di volo dall’Italia. E’ stato Massimo Matrone, marito e allenatore della Pedroso, a suggerircela?.
Dopo la rinuncia a quasi tutta la stagione indoor, come sta?
?Ho ripreso il 20 febbraio e sono stati due mesi perfetti. Il dolore per la botta alla caviglia ¨¨ scomparso, fisicamente ero gi¨¤ a posto, in questo periodo ho finalizzato la tecnica?.
Con quali risultati?
?Per ora, come da programmi, salto con rincorsa a cinque passi. E va alla grande: la settimana scorsa, con 2.15, ho eguagliato il personale del 2016. Prima e dopo non aveva mai saltato pi¨´ di 2.05. Poi ho accusato un fastidio a una coscia, ma anche quello ¨¨ superato. Tra qualche giorno allungher¨° a sette passi, tra una ventina a nove. Stando bene, sar¨¤ un processo facile?.
Di recente, dopo una seduta con 3x100, 3x80 e 3x60, ha scritto ?Mi sento come Colombo quando ha visto l’America?. Come sono i parametri sulla velocit¨¤?
?Non ho mai spinto al massimo, ma sui 60 hs mi sono migliorato fino a 8”05 manuale?.
Quando debutter¨¤?
?Non ho fretta, non rischier¨°: forse il 7 giugno a Oslo, ma potrei anche rimandare?.
Venerd¨¬ a Doha, nella prima tappa della Diamond League, esordir¨¤ Barshim, il 31 maggio al Golden Gala con Alessia, ci saranno Lasitskene e Levchenko: non le prudono i... piedi?
?Sono nato agonista e morir¨° agonista, ma ho imparato ad avere pazienza. Ora ho dei punti fermi, delle ottime basi: le sensazioni sono tornate buone. Inutile sovraccaricare per affrettare i tempi. E devo stare attento a staccare lontano per tenere la caviglia dritta?.
Ha introdotto novit¨¤ nella preparazione?
?Ho sperimentato esercizi di visualizzazione col mental coach Luciano Sabbatini. Due cellulari e due cuffie: in una la musica, nell’altra, a guidarmi, le sue parole a distanza, da Ancona. L’asticella davanti. Funziona?.
E’ a dieta?
?Sto attento, ma senza esagerare: il peso da gara ¨¨ 76-76.5 kg. L’estate scorso sono arrivato a 73.9... Ora sar¨° 77.5-78?.
E per divertirsi?
?Tuffi in piscina da 10 metri, sedute di crioterapia a -110ˇă e qualche highlight dei playoff Nba al pc, tifando come sempre per Houston?.
Andrea Buongiovanni
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