Stano da impazzire! L'azzurro conquista l'oro nella 35 km di marcia
Dopo l’oro olimpico, l’oro mondiale. Massimo Stano ¨¨ ancor pi¨´ nella storia della marcia. L’azzurro, dalla 20 km di Sapporo, alla 35 di Eugene, ¨¨ sempre protagonista. Nemmeno la nuova distanza lo limita. Anzi, se possibile, lo esalta. Il pugliese, meno di dodici mesi dopo l’impresa a cinque cerchi, si consacra. Solo il leggendario polacco Roberto Korzeniowski era stato capace di vincere il titolo iridato (a Edmonton 2001 e a Parigi 2003) da campione olimpico in carica (Sydney 2000). L’Italia, cos¨¬, torna sul gradino pi¨´ alto del podio ai Mondiali diciannove anni dopo il trionfo di Giuseppe Gibilisco, nell’asta proprio a Parigi 2003.
La gara
¡ªIl giapponese Daisuku Matsunaga, forse sulle ali dell’entusiasmo dell’oro conquistato a Eugene ai Mondiali juniores 2014, decide di far gara di testa solitaria. Parte all’attacco e via via accumula vantaggio: 48” al 5¡ã km (20’14”), 52” al 10¡ã (40’33”), oltre un minuto intorno al 13¡ã, ancora 52” al 15¡ã (1h01’10”). Poi, altrettanto rapidamente, comincia a calare. Dietro si va avanti un gruppetto di otto-nove atleti, con Stano sempre attento e con un'azione redditizia. Il riaggancio avviene poco dopo il 20¡ã (1h22’33” per Matsunaga, 1h22’40” per gli inseguitori). La gara vera comincia qui. Perdono contatto lo spagnolo Lopez, poi il messicano Ortiz, quindi il colombiano Arevalo. Al 25¡ã km si transita in 1h43’04”. Ai meno otto km dall’arrivo davanti sono in sei. Con l’azzurro ci sono lo svedese Karlstrom, il messicano Doctor, l’ecuadoregno Pintado, il giapponese Kawano e il cinese Xianghong He. Doctor subisce un terzo cartellino rosso e deve fermarsi nel penalty box. Si resta in cinque. La selezione adesso ¨¨ spietata. Esattamente come previsto. A dar fastidio al gruppo di testa c’¨¨ il peruviano Rodriguez che, doppiato, marcia per diversi km con i primi. Ma poi sparisce. ? Stano a dare il primo vero affondo. Dietro lo seguono in fila indiana. Il poliziotto ¨¨ lucido: non perde i rifornimenti, sembra avere tutto sotto controllo.
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Il forcing
¡ªAl 30¡ã il cronometro dice 2h03’24”, con un parziale di 5 km di 20’20”, il pi¨´ veloce della gara. Salta Xianghong He. Sono in quattro per tre medaglie: Stano, Karlstrom, Pintado e Kawano. ? un finale entusiasmante. Sempre sotto l’incedere del campione olimpico, Pintado perde qualche metro. Pintado si stacca. E davanti, mancano poco pi¨´ di tre km, sono in tre. Tutti, non a caso, tra i favoriti della vigilia. Non ci sono strappi. Massimo impone un ritmo forsennato, ma regolare. ? il 33¡ã km. Dopo un 1000 da 4’00” tocca a Karlstrom alzare bandiera bianca. Il duello Stano-Kawano ¨¨ entusiasmante. Il giapponese fa le smorfie, ha la bocca spalancata a caccia di ossigeno. C’¨¨ lo striscione dell’ultimo km. Ed ¨¨ l¨¬ che l’azzurro prova a dare la stoccata definitiva. Kawano si libera del cappellino con un gesto che sembra di stizza. Stano vola. Il rivale ¨¨ a un paio di metri. Ma non molla. I metri diventano cinque, otto, dieci. Che azione! Che campione! Sembra inciampare, ma ¨¨ solo per raccogliere il tricolore. ? trionfo! Il crono finale dice 2h23’14”. Kawano arriva a 1”, Karlstrom a 30”. Santo Stano, santa marcia.
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