La 22enne Folorunso, poliziotta fidentina, specialista dei 400 hs che in staffetta si esalta: ”? un onore la candidatura a miglior squadra: merito di una buona stagione, anche se agli Europei valevamo un podio sul quale, per vari motivi, non siamo salite. A Tarragona, invece, siamo state esaltate per motivi non solo tecnici”
Ci sono loro, le ragazze della 4x400. Poi la Juventus, l’Italia del fioretto maschile, le Nazionali di volley, ritmica e basket 3x3 femminili, la Milano del basket e il Bolzano dell’hockey ghiaccio. Tutte in lizza per l’award di squadra dell’anno. Loro sono Libania Grenot, Raphaela Lukudo, MariaBenedicta Chigbolu e Ayomide Folorunso, le All Blacks della pista. Nel 2018 hanno vinto i Giochi del Mediterraneo di Tarragona, sono state quinte agli Europei di Berlino (a 1”22 dal podio, con pi¨´ di un rimpianto) e in marzo, con Bazzoni e Spacca al posto di Chigbolu e Grenot, hanno centrato lo stesso piazzamento ai Mondiali indoor di Birmingham, con tanto di record nazionale. Lusinghieri risultati a parte, han fatto parlare di s¨¦ (origini cubane, sudanesi e nigeriane) come simbolo d’integrazione della nuova Italia. A rappresentarle tutte, la pi¨´ giovane del gruppo, la 22enne Folorunso, poliziotta fidentina, specialista dei 400 hs che in staffetta si esalta.
Ayo, che effetto fa trovarsi al fianco di tali squadre?
”? un onore: merito di una buona stagione, anche se agli Europei valevamo un podio sul quale, per vari motivi, non siamo salite. A Tarragona, invece, siamo state esaltate per motivi non solo tecnici”.
Vi siete sentite in qualche modo strumentalizzate?
?Dico solo che il risultato dei Mondiali indoor ha un peso superiore di quell’oro".
Certi commenti hanno cambiato il suo essere atleta di vertice?
"No, vivo questa condizione con entusiasmo, ma anche con la consapevolezza che ¨¨ una parentesi che si chiuder¨¤. Oggi lo sport ¨¨ la mia prioritaria, ma intanto porto avanti gli studi".
? vero che vuol diventare la miglior pediatra del mondo?
"? un sogno: frequento la facolt¨¤ di Medicina a Parma, ho la fortuna di vivere una realt¨¤ che, dalla presidentessa del corso di laurea in gi¨´, comprende le mie esigenze. Sarebbe bello fosse ovunque cos¨¬".
Atletica, libri e...
"Famiglia e amici. Sono molto legata a mia sorella Ayoade, che mi manca perch¨¦ da qualche mese fa l’universit¨¤ ad Aston, vicino a Birmingham, dove vive anche la mia miglior amica, una ragazza nigeriana cresciuta in Emilia come me. Poi a mamma Mariam, che da poco ha ripreso a studiare, per far s¨¬ che la sua laurea in Scienze tecnologiche alimentari abbia valore anche in Italia e a pap¨¤ Emmanuel, geologo minerario spesso a sua volta coi libri in mano, Bibbia in testa".
Una sua biografia dice: "Approfondisce quotidianamente le Sacre Scritture nella sua comunit¨¤ pentecostale": ¨¨ religiosa?
"Sono cristiana, credente. ? un punto di forza".
Cosa pensa di sua mamma studentessa?
"Mamma vuole anche dimostrare che gli emigrati possono e devono avere accesso a qualsiasi livello della societ¨¤, ¨¨ un incoraggiamento affinch¨¦ nessuno si accontenti del minimo. L’Italia ¨¨ un’opportunit¨¤, non si deve pensare che l’erba del vicino sia pi¨´ verde. Il prato, qui, ha un colore meraviglioso".
E il suo futuro in pista com’¨¨?
"Nel 2018 ho ritoccato tutti i personali, distanze spurie comprese, fino a 52”25 nei 400 e 55”16 nei 400 hs. Agli Europei, dopo il 4¡ã posto del 2016, speravo in meglio, ma in semifinale ho pasticciato. Qualcuno, per¨°, nel giudicare la mia stagione, ¨¨ stato cattivello. Sono giovane, in evoluzione: al fianco del mio allenatore Maurizio Patrizzoli, sono pronta a ripartire".
Come?
"Intanto disinfiammando l’interno del piede sinistro, guaio che da tempo mi condiziona. Da inizio ottobre, all’Acquacetosa di Roma, seguita dai medici federali, sto facendo terapie mirate. Ho adottato dei plantari, a ore mi sottoporr¨° a una risonanza, sto gi¨¤ molto meglio".
Dov’¨¨ puntato il suo mirino?
"Alla stagione indoor, ai Mondiali di Doha e nel lungo periodo ai Giochi di Tokyo 2020: a Rio 2016 ¨¨ stato come entrare in un negozio di caramelle, ora le caramelle voglio scartarle".
Ayo, che effetto fa trovarsi al fianco di tali squadre?
”? un onore: merito di una buona stagione, anche se agli Europei valevamo un podio sul quale, per vari motivi, non siamo salite. A Tarragona, invece, siamo state esaltate per motivi non solo tecnici”.
Vi siete sentite in qualche modo strumentalizzate?
?Dico solo che il risultato dei Mondiali indoor ha un peso superiore di quell’oro".
Certi commenti hanno cambiato il suo essere atleta di vertice?
"No, vivo questa condizione con entusiasmo, ma anche con la consapevolezza che ¨¨ una parentesi che si chiuder¨¤. Oggi lo sport ¨¨ la mia prioritaria, ma intanto porto avanti gli studi".
? vero che vuol diventare la miglior pediatra del mondo?
"? un sogno: frequento la facolt¨¤ di Medicina a Parma, ho la fortuna di vivere una realt¨¤ che, dalla presidentessa del corso di laurea in gi¨´, comprende le mie esigenze. Sarebbe bello fosse ovunque cos¨¬".
Atletica, libri e...
"Famiglia e amici. Sono molto legata a mia sorella Ayoade, che mi manca perch¨¦ da qualche mese fa l’universit¨¤ ad Aston, vicino a Birmingham, dove vive anche la mia miglior amica, una ragazza nigeriana cresciuta in Emilia come me. Poi a mamma Mariam, che da poco ha ripreso a studiare, per far s¨¬ che la sua laurea in Scienze tecnologiche alimentari abbia valore anche in Italia e a pap¨¤ Emmanuel, geologo minerario spesso a sua volta coi libri in mano, Bibbia in testa".
Una sua biografia dice: "Approfondisce quotidianamente le Sacre Scritture nella sua comunit¨¤ pentecostale": ¨¨ religiosa?
"Sono cristiana, credente. ? un punto di forza".
Cosa pensa di sua mamma studentessa?
"Mamma vuole anche dimostrare che gli emigrati possono e devono avere accesso a qualsiasi livello della societ¨¤, ¨¨ un incoraggiamento affinch¨¦ nessuno si accontenti del minimo. L’Italia ¨¨ un’opportunit¨¤, non si deve pensare che l’erba del vicino sia pi¨´ verde. Il prato, qui, ha un colore meraviglioso".
E il suo futuro in pista com’¨¨?
"Nel 2018 ho ritoccato tutti i personali, distanze spurie comprese, fino a 52”25 nei 400 e 55”16 nei 400 hs. Agli Europei, dopo il 4¡ã posto del 2016, speravo in meglio, ma in semifinale ho pasticciato. Qualcuno, per¨°, nel giudicare la mia stagione, ¨¨ stato cattivello. Sono giovane, in evoluzione: al fianco del mio allenatore Maurizio Patrizzoli, sono pronta a ripartire".
Come?
"Intanto disinfiammando l’interno del piede sinistro, guaio che da tempo mi condiziona. Da inizio ottobre, all’Acquacetosa di Roma, seguita dai medici federali, sto facendo terapie mirate. Ho adottato dei plantari, a ore mi sottoporr¨° a una risonanza, sto gi¨¤ molto meglio".
Dov’¨¨ puntato il suo mirino?
"Alla stagione indoor, ai Mondiali di Doha e nel lungo periodo ai Giochi di Tokyo 2020: a Rio 2016 ¨¨ stato come entrare in un negozio di caramelle, ora le caramelle voglio scartarle".
Andrea Buongiovanni
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