L'azzurro sulla pedana che due anni fa infranse il suo sogno olimpico: "Non mi sono ancora ripreso. Di quel giorno prevalgono i ricordi positivi: il primato e l'affetto della folla. Per sei mesi ho evitato questo posto, ora tornare mi stimola da matti"
Il tavolino, al bar dell'hotel che fa da quartier generale del meeting, ¨¨ lo stesso dove, dopo la gara dell'edizione di due anni fa - era il 15 luglio 2016 - insieme ai responsi a caldo di medici e fisioterapisti, prese definitivamente forma il suo dramma sportivo. Poco prima, allo Stade Louis II, archiviato un prestigioso successo e aggiornato il proprio record italiano con un 2.39 gigante, i suoi sogni si erano spezzati come i legamenti della caviglia sinistra, quella del piede di stacco. Il crac al secondo tentativo a 2.41: mancavano venti giorni all'Olimpiade di Rio. Sarebbe inevitabilmente sfumata. Gianmarco Tamberi, 24 mesi pi¨´ tardi, torna sui luoghi del misfatto. Ieri seduto a quel tavolino, stasera l¨¤ sulla pedana sotto la tribuna Nord, all'interno della prima curva.
Gimbo, che effetto fa?
"Potr¨¤ apparire strano, ma a prevalere sono i ricordi positivi. Il calore del pubblico, in maggioranza italiano, i cori, quella tribuna "aperta", la gara vinta su grandi rivali, il primato".
"Potr¨¤ apparire strano, ma a prevalere sono i ricordi positivi. Il calore del pubblico, in maggioranza italiano, i cori, quella tribuna "aperta", la gara vinta su grandi rivali, il primato".
Rivive spesso quei momenti?
"Ero in una condizione straordinaria, valevo 2.40 ed era l'obiettivo per poi arrivare ai Giochi al massimo. Tutto inutile. Ma le memorie negative sono state esorcizzate, non mi fanno paura. E' il frutto del lavoro col mio mental coach Luciano Sabatini. Torno a saltare su quella pedana: non vedo l'ora".
"Ero in una condizione straordinaria, valevo 2.40 ed era l'obiettivo per poi arrivare ai Giochi al massimo. Tutto inutile. Ma le memorie negative sono state esorcizzate, non mi fanno paura. E' il frutto del lavoro col mio mental coach Luciano Sabatini. Torno a saltare su quella pedana: non vedo l'ora".
Non s'¨¨ mai detto: "A Montecarlo non garegger¨° pi¨´"?
"Per i primi sei mesi dopo l'infortunio. Poi, casualmente, sono tornato qui per un evento, ho preso l'auto e sono andato allo stadio. Da solo. E' stata dura. Ma ne ¨¨ valsa la pena".
"Per i primi sei mesi dopo l'infortunio. Poi, casualmente, sono tornato qui per un evento, ho preso l'auto e sono andato allo stadio. Da solo. E' stata dura. Ma ne ¨¨ valsa la pena".
Sar¨¤ un meeting come un altro?
"No: ¨¨ una sfida, soprattutto con me stesso. Essere di nuovo qui mi stimola da matti. E se ripenso a quella notte in bianco dopo l'incidente, al viaggio in auto verso Pavia la mattina successiva e alle tante lacrime versate, mi pare tutto molto lontano".
"No: ¨¨ una sfida, soprattutto con me stesso. Essere di nuovo qui mi stimola da matti. E se ripenso a quella notte in bianco dopo l'incidente, al viaggio in auto verso Pavia la mattina successiva e alle tante lacrime versate, mi pare tutto molto lontano".
Resta che da quella sera il Tamberi da vertici mondiali non c'¨¨ pi¨´ stato...
"E probabilmente non ci sar¨¤ per ancora un bel po'".
"E probabilmente non ci sar¨¤ per ancora un bel po'".
Perch¨¦?
"Perch¨¦ tornare da un infortunio cos¨¬ non ¨¨ semplice e perch¨¦ ora devo affrontare una serie di problemi tecnici di non poco conto".
"Perch¨¦ tornare da un infortunio cos¨¬ non ¨¨ semplice e perch¨¦ ora devo affrontare una serie di problemi tecnici di non poco conto".
E' frenato da quanto accaduto?
"Non pi¨´. Inconsciamente, accedeva la scorsa stagione. Ma la caviglia ¨¨ perfettamente recuperata. Solo che nel mentre ho drasticamente modificato il mio salto e ritrovarlo ¨¨ complicato".
"Non pi¨´. Inconsciamente, accedeva la scorsa stagione. Ma la caviglia ¨¨ perfettamente recuperata. Solo che nel mentre ho drasticamente modificato il mio salto e ritrovarlo ¨¨ complicato".
Pu¨° spiegare?
"Per il timore di "metterci" il piede, ho preso a rallentare a fine rincorsa, a spingere meno in curva, a correre con un'inclinazione superiore, a prendere una traiettoria pi¨´ larga. Certi difetti sono diventati cronici".
"Per il timore di "metterci" il piede, ho preso a rallentare a fine rincorsa, a spingere meno in curva, a correre con un'inclinazione superiore, a prendere una traiettoria pi¨´ larga. Certi difetti sono diventati cronici".
Come pu¨° recuperare?
"Le quattro gare delle scorse settimane, seppur dall'esito insoddisfacente complice la nuova regola che impone di saltare entro 30" contro i 60 di prima, a me a pap¨¤ nella versione allenatore, hanno chiarito le idee".
"Le quattro gare delle scorse settimane, seppur dall'esito insoddisfacente complice la nuova regola che impone di saltare entro 30" contro i 60 di prima, a me a pap¨¤ nella versione allenatore, hanno chiarito le idee".
Quindi?
"Quindi son tornato alla rincorsa piena, a 11 passi, spinta a tutta velocit¨¤, il mio punto forte. A Losanna, 15 giorni fa, era a 68 piedini, circa 21 metri. In allenamento sono diventati 73,5. Risultato? Qui, in gara, partir¨° quasi due metri pi¨´ lontano di prima".
"Quindi son tornato alla rincorsa piena, a 11 passi, spinta a tutta velocit¨¤, il mio punto forte. A Losanna, 15 giorni fa, era a 68 piedini, circa 21 metri. In allenamento sono diventati 73,5. Risultato? Qui, in gara, partir¨° quasi due metri pi¨´ lontano di prima".
Per arrivare a...?
"Ecco il punto: in due anni ho provato questa rincorsa 3-4 volte, l'instabilit¨¤ tecnica ¨¨ inevitabile e per eliminarla serve tempo. Quanto, non so. Oggi posso fare tre nulli a 2.20, come il 2.29 del personale post-infortunio".
"Ecco il punto: in due anni ho provato questa rincorsa 3-4 volte, l'instabilit¨¤ tecnica ¨¨ inevitabile e per eliminarla serve tempo. Quanto, non so. Oggi posso fare tre nulli a 2.20, come il 2.29 del personale post-infortunio".
Con gli Europei nel mirino?
"Certo: intanto, qui, spero di collezionare punti per arrivare alla finale di Diamond League. Il mondo dell'alto, fuori per acciacchi vari Barshim, Bondarenko, Drouin e Kynard, s'¨¨ un po' fermato. E gli specialisti del Vecchio Continente lo stesso. C'¨¨ solo Lysenko ad alte quote, l'unico europeo qui con me".
"Certo: intanto, qui, spero di collezionare punti per arrivare alla finale di Diamond League. Il mondo dell'alto, fuori per acciacchi vari Barshim, Bondarenko, Drouin e Kynard, s'¨¨ un po' fermato. E gli specialisti del Vecchio Continente lo stesso. C'¨¨ solo Lysenko ad alte quote, l'unico europeo qui con me".
A Berlino andr¨¤ con una squadra di 90 atleti...
"Io e Libania Grenot siamo gli ori uscenti ed entrambi in gara a Montecarlo. Il movimento, da Tortu in gi¨´, ¨¨ in crescita. Un bel segnale: sono orgoglioso. E chiss¨¤ quante matricole avremo da fare: anche all'ottocentista Barontini, anconetano come me".
"Io e Libania Grenot siamo gli ori uscenti ed entrambi in gara a Montecarlo. Il movimento, da Tortu in gi¨´, ¨¨ in crescita. Un bel segnale: sono orgoglioso. E chiss¨¤ quante matricole avremo da fare: anche all'ottocentista Barontini, anconetano come me".
Attesi grenot e lyles —
Ultimo test pre Europei anche per Libania Grenot: l'italocubana, che a Berlino nei 400 inseguir¨¤ una storica tripletta, cerca un crono che rilanci le sue speranze e almeno lo stagionale, fermo al 51"32 dei Giochi del Mediterraneo di Tarragona e al relativo secondo posto. La gara vivr¨¤ della sfida tra la bahamense Shaunae Miller e la nigeriana, battente bandiera del Bahrein, Salwa Eid Naser. Tanti i temi del meeting: i 200 di Lyles, in queste ore rivelatosi anche come rapper applicato all'atletica; il solito grande mezzofondo, Shubenkov e il possibile assalto al record europeo nei 110 hs, Taylor-Pichardo nel triplo e, in campo femminile, i 100 con la Ta Lou favorita, gli 800 della Semenya (la sudafricana, in vista dell'applicazione dal 1¡ã novembre della nuova regola Iaaf sui livelli di testosterone, sta ricevendo attestati di stima e solidariet¨¤ da diverse colleghe, mai capitato in passato) e l'asta della rivelazione neozelandese McCartney (pi¨´ Morris e Suhr). Intanto, la tappa di Londra, in programma all'Olimpico domani e domenica, perde uno dei protagonista annunciati: Juan Miguel Echevarria, il 19enne lunghista cubano in questa stagione atterrato a 8.83 ventoso e a 8.68 regolare, marted¨¬ in allenamento ha avvertito un fastidio al tendine di un bicipite femorale e, precauzionalmente, rinuncia all'appuntamento. Oggi un'ecografia chiarir¨¤ la gravit¨¤ dell'infortunio: l'obiettivo restano i campionati centroamericani di inizio agosto.
Andrea Buongiovanni
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