La svolta di Leo Fabbri, quella che un mese fa lo ha portato a uno storico argento iridato, ¨¨ cominciata proprio a Eugene, ai Mondiali 2022. Il 26enne fiorentino arrivava da due stagioni difficili, ma proprio in Oregon la sua luce si ¨¨ riaccesa. Domani, tra i sei protagonisti della finale del peso della Diamond League 2023, nella stessa localit¨¤ chiuder¨¤ un cerchio. E il bilancio dell’anno, vada come vada, sar¨¤ pi¨´ che positivo.
ATLETICA
Il peso della leggerezza: Fabbri a Eugene chiude la stagione della svolta. "Ho perso 15 kg e sono pi¨´ zen"
L’argento iridato torna in gara in Oregon per la finale di Diamond League un anno dopo il flop ai Mondiali: “Quel giorno sono ripartito”
Avrebbe immaginato 13 mesi fa di ritrovarsi in tale posizione?
“Non dimentico quando, dopo l’eliminazione in qualificazione di quei Mondiali, mi tocc¨° seguire la finale dalla tribuna. Ho sofferto troppo: mi son ripromesso che non sarebbe pi¨´ successo”.
Pu¨° riannodare il filo?
“Il 21.99 del 2020 mi aveva proiettato in una dimensione per la quale non ero pronto. Nel 2021 il Covid, nel 2022 la pubalgia. Mi presentai in Oregon in una forma pietosa. Ma avevo fatto di tutto per esserci e le tre settimane svolte proprio a Eugene in avvicinamento, solo con coach Paolo Dal Soglio, mi avevano dato nuove motivazioni. Sapevo non sarebbe andata bene. Da l¨¬ per¨° ho cambiato marcia”.
Come c’¨¨ riuscito?
“Finalmente, anche grazie al lavoro col mio mental coach Stefano Tavoletti, ho reagito. Mi piangevo addosso e non andavo da nessuna parte. Sano, ho ritrovato pure la forma fisica”.
? vero che ha perso 16 chili?
“Confermo e in questo caso ringrazio l’ex discobolo azzurro Diego Fortuna, mio nutrizionista”.
Che dieta segue?
“Non ¨¨ rigida. Mangio pasta integrale non pi¨´ di una volta al giorno, alternandola al riso. Ho eliminato le bibite gasate e zuccherate. E anche se sempre in giro, nell’alimentazione sono diventato rigoroso e pignolo”.
Ora ¨¨ a suo agio con se stesso?
“Mi sono avvicinato ai principi del buddismo zen. Non in senso religioso, ma filosofico: stile di vita e di testa pulita”.
Come l’ha scoperto?
“Tavoletti ha fatto studi specifici e mi ha consigliato alcuni libri. Ho acquisito una leggerezza mentale che non avevo. Ho imparato a gestire i pensieri negativi e in pedana ¨¨ molto utile. C’¨¨ solo una cosa che non fa per me”.
Quale?
“I buddisti sono vegetariani. Io, da fiorentino, non ce la potrei proprio fare...”.
Chiss¨¤ quanto ci ha dato dentro, dopo il Mondiale.
“Poco, le gare non erano affatto finite. Ci credete che, da allora, ho bevuto un solo bicchiere di vino? Ma sono pronto a rifarmi”.
In effetti, in tre occasioni, ha poi viaggiato intorno ai 21.50 e alla quarta, marted¨¬ ad Arzignano, prima di decollare per gli Stati Uniti, ha lanciato a 22.14, 20 cm meno dell’exploit iridato.
“Sto ancora bene e ho margini: tecnici, soprattutto. Il piede sinistro, per esempio, in partenza di lancio, pu¨° essere pi¨´ dinamico e avere una fase aerea pi¨´ ampia”.
Che stagione ¨¨ stata?
“Lunga e di alto livello. Ora, quando arrivo a misure appunto da 21.50, non fa pi¨´ notizia”.
Indoor comprese, finir¨¤ con 27 gare in 14 Paesi.
“Penso di averne fallita solo una: la finale degli Europei al coperto di Istanbul. I sei nulli non fanno testo: meglio finire cos¨¬, a caccia dei 22 metri e del podio, piuttosto che quinto o sesto con 20”.
Cosa si aspetta da quest’ultima uscita di Eugene?
“Sono motivato, ho ottime sensazioni e non sto patendo le nove ore di fuso orario, se non per qualche sbadiglio dopo pranzo. Sono qui per fare bene, ma accadesse il contrario non ne far¨° un dramma. Quest’anno tutti i big, da Crouser a Kovac e Walsh hanno capito di che pasta sia fatto”.
Da cosa lo deduce?
“Da come si rivolgono a me, da come mi incitano in gara. Prima non dico mi ignorassero, ma quasi. Adesso sono nel club”.
Domani alle 23.09 italiane, oltre a voi, primi quattro dei Mondiali, ci saranno anche un terzo statunitense, Otterdahl, quinto e l’oro europeo, il croato Mihaljevic.
“Solo dopo il sesto lancio penser¨° alle vacanze: alla faccia dei miei compagni di Nazionale che sembra siano tutti in Sardegna”.
Con Kovacs ¨¨ nato un rapporto speciale?
“Conosce Paolo da tempo, nelle ultime settimane, facendo base a Schio, ¨¨ stato spesso con noi. ? una bella persona”.
Che ruolo ha Zane Weir?
“? diventato un fratello, condividiamo gioie e fatiche”.
? riuscito a incontrare il suo concittadino e illustre predecessore Alessandro Andrei?
“No, ma dopo Budapest mi ha mandato un messaggio bellissimo. Non credeva potessi arrivare a tanto, ora dice che il 22.91 del suo record italiano trema”.
? andato a vedere la sua Viola?
“Nel 2-2 col Lecce. Mi hanno riservato una festa meravigliosa, con maglia n. 1 e striscione: “Leo Fabbri orgoglio fiorentino”?.
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