La forza della verit¨¤. Due parole con cui Sandro Donati spiega il successo della docuserie di Netflix che raccontaIl caso Alex Schwazer. "? stato un racconto trasparente, reale, umano, senza bugie. Probabilmente questo ¨¨ stato colto dalle persone". Donati, una vita vissuta a tutta contro il doping, l’allenatore che ha guidato la nuova carriera di Alex Schwazer e che non l’ha abbandonato dopo la contrastata e sempre negata positivit¨¤ al testosterone, non ha smesso di combattere contro quella che ritiene una gigantesca ingiustizia.
L'INTERVISTA
Donati: "Schwazer vittima di istituzioni poco credibili. Servirebbe una nuova inchiesta"
Parla il tecnico che ha allenato il marciatore e lo ha sostenuto per tutta la battaglia legale: "Adesso non c'¨¨ nessuna terziet¨¤. Una federazione internazionale non pu¨° controllare se stessa"
Donati, che cosa insegna questa storia?
"Fa capire quanto alcune istituzioni sportive siano deviate. Era gi¨¤ chiaro quando due persone di alto profilo abbandonarono la Wada. Jack Robertson era capo ispettore e protagonista dell’inchiesta sulla Russia, mentre il ruolo di Rob Kohler era di vicedirettore generale. Uno dei problemi sollevati era stato la mancanza di protezione degli atleti che denunciavano. E su questo punto sono successe cose inquietanti: ci sono voluti alcuni anni e oltre 200 mail perch¨¦ i coniugi Stepanov (i pentiti pi¨´ noti dello scandalo del doping di Stato) avessero una risposta. E che dire della discobola Darya Pishchalnikova che raccont¨° tutto il sistema doping a Iaaf e Wada con una mail che i responsabili di queste due istituzioni girarono ai dirigenti russi? Un atto di grande servilismo e vigliaccheria".
Per¨° in questi anni la lotta al doping ha fatto comunque grandi passi in avanti: ricerca, nuovi metodi, analisi, tecnologia. Tutto questo dove va a sbattere?
"Molto ¨¨ sceneggiata. Non c’¨¨ mai un incremento del numero dei positivi. Anzi, si sta assistendo a una crescita preoccupante di certe prestazioni. Penso ai lanci nell’atletica. Una volta solo con gli anabolizzanti facevano certe misure ed ora come si fanno?".
Lei ha parlato di alcune istituzioni sportive deviate. Quant’¨¨ grande il problema?
"Ma pure un bambino si rende conto che in certi sport professionistici non emergono i casi di doping e n¨¦ potrebbero emergere: nessuno perde un business di decine di milioni del valore di un calciatore per la positivit¨¤ a un controllo antidoping. E la presunta uguaglianza fra il professionista di alto livello e il dilettante di alto livello? Ma dove stanno questi professionisti trovati positivi? Per i professionisti, anzi per tutti gli atleti, bisogna pensare ad un sistema pi¨´ umano che incida in larga misura sulla prevenzione. Per esempio studiando un indice individuale di normalit¨¤: se lo superi, vieni fermato".
Ma in fondo non c’¨¨ gi¨¤ con il passaporto biologico?
"E come viene usato? C’¨¨ un’assoluta opacit¨¤ delle statistiche. Ti dicono i numeri dei controlli, ma a quali categorie di atleti sono diretti i controlli? Per esempio quelli a sorpresa come incidono sugli atleti di alto livello? E se fai due missed test, scatta subito un altro controllo o oppure il terzo non arriva mai? E le esenzioni terapeutiche? Sono verificate con ponderazione? E poi la domanda fondamentale: pu¨° una federazione internazionale controllare se stessa?".
Per¨° da una parte lei denuncia l’assenza di garanzie per Schwazer e gli atleti, dall’altra dice che il sistema preferisce non colpire.
"Siamo di fronte a un sistema del tutto autoreferenziale e caratterizzato dall’autotutela. Se un atleta ha il coraggio di sfidare questi poteri va incontro a organi di giustizia che le stesse istituzioni sportive hanno nominato: ad esempio gli arbitri del Tas vengono nominati dal Cio e dalle federazioni internazionali. Non c’¨¨ terziet¨¤. E sapete quanto costa ricorrere al Tas o alla Corte Federale Svizzera?"
Abbiamo letto di una cifra vicina a 50mila euro.
"Almeno. Cos¨¬ molti atleti rinunciano perch¨¦ non possono, sistema spietato. Quando hai a che fare con una federazione internazionale, le carte ce l’hanno tutte loro. Ricordate a luglio di sette anni fa cosa successe? Il Tas fiss¨° l’udienza, ma la Iaaf disse che aveva bisogno di studiare i documenti. Ma se il report sulla positivit¨¤ se lo erano tenuto per 40 giorni! L’ennesimo elemento di quella montagna di cose strane della vicenda Schwazer. L’ispettore del trasporto si ¨¨ contraddetto gravemente, la seconda verbalizzazione infatti smentisce la prima? In una situazione normale sarebbe bastato questo per annullare tutto, ma lor signori non hanno fatto una piega. Attualmente questa ¨¨ l’attuazione dei controlli: c’¨¨ il prelievo, campione A, campione B, dopodich¨¦ l’ispettore se ne va con entrambi i flaconi e nelle mani dell’atleta non resta niente".
E allora che fare?
"L’atleta ha il diritto di avere una terza provetta depositata in un laboratorio accreditato inaccessibile all’atleta e all’ente del controllo. Il sistema ¨¨ pronto a replicare: ma noi garantiamo. Ma i numerosi scandali dicono altro: se la vicenda della Iaaf ha dimostrato che c’era un mercimonio delle positivit¨¤ consistente nel ricattare gli atleti".
Molte persone dicono di fronte al caso Schwazer “qualcosa non quadra”, anzi molto non quadra. Ma ci si chiede anche: possibile che si sia organizzato tutto questo per colpire un solo atleta?
"? un’obiezione di chi non ha approfondito i fatti. Io penso che le istituzioni coinvolte si siano incastrate con la scelta del negare tutto. Per spezzare questo cerchio ci voleva una persona responsabile che dicesse basta, anche solo in base alla falsit¨¤ dei verbali della catena di custodia. Si poteva annullare per vizio di forma e formare una commissione d’inchiesta".
La Wada, per¨°, all’inizio ¨¨ stata una svolta.
"Soltanto all’inizio, poi questo organismo non ha pi¨´ funzionato. Ho chiesto pi¨´ volte di quei finanziamenti della Russia alla Wada dal 2013 al 2015".
? stato mai smentito?
"Ma se sono scritti nei bilanci. Attenzione: finanziamenti straordinari. Straordinari per cosa?".
Donati, dopo quasi sette anni di questa lunga storia, che cosa spera?
"Spero che un organismo esterno al sistema sportivo, per esempio costituito nell’ambito dell’Unione Europea, possa avviare un’inchiesta indipendente, ma so che ¨¨ un’utopia, anche perch¨¦ la politica ¨¨ ormai diventata poca cosa".
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