Antonella chiude al 3¡ã posto la gara femminile, rinviata di due ore per una fuga di gas. Oro alla spagnola Perez, che fa il paio con quello maschile di Martin (con Garcia d’argento). Stano sfiora il podio ma viene preceduto dal russo Misinov di un solo secondo
Ancora una volta “nostra signora marcia” non tradisce, portando in dote uno splendido bronzo all’asfittico medagliere azzurro. Antonella Palmisano, pugliese di Mottola (Taranto), conclude la sua fatica (20 km) dopo 1 ora 27 minuti e 30 secondi, cedendo le armi alla spagnola Perez (1’26”36, nuovo record dei campionati). “Riconfermarsi non ¨¨ facile, va bene vincere ma replicarsi ¨¨ importante per la mia crescita – le parole di Antonella subito dopo il traguardo – Come avevo affermato alla vigilia, non ero nelle identiche condizioni di Londra (bronzo ai mondiali 2017, ndr.). Ho cercato di stare il pi¨´ possibile con le prime, ma lo sapevo di non essere in perfetta forma. Ho sofferto, al dodicesimo chilometro mi ¨¨ mancata la velocit¨¤ a questi ritmi. Questa medaglia, per¨° non la butto e la dedico al mio allenatore. Credeva che puntassi solo all’oro, ma mi piace anche il bronzo. Mi sono fatta un regalo. Voglio fare un saluto ai miei tifosi, che mi hanno sostenuta sul percorso, e al mio ragazzo che sposer¨° fra meno di un mese. Forse proprio questi preparativi mi hanno tolto qualcosa per¨°, come ho sempre sostenuto, non c’¨¨ solo l’atleta. Sono contenta di fare questo passo con lui, poi ci aspetta il viaggio di nozze in Kenya. In proiezione Tokyo (Olimpiadi 2020) ho cambiato qualcosa nella programmazione: pi¨´ chilometri nella stagione invernale e questo, forse ci aiuter¨¤ pi¨´ avanti...”. Valentina Trapletti ¨¨ nona con il nuovo primato personale (1’29”57).. Squalificata e piangente Eleonora Giorgi. uomini —
Doppietta iberica nella 20 maschile. Davanti a tutti finiscono Martin (1’20”42) e Garcia Carrera (1’20”48). Terzo il russo indipendente Mizinov (1’20”51). Quarto, ma staccato di un solo secondo il ventiseienne pugliese Massimo Stano (1’20”51): “Oggi ci ho creduto fino in fondo. Il quarto posto non ¨¨ da buttare. ? stata una gara molto strana. Quando ho provato a stare davanti mi sono accorto di prendere ammonizioni e cos¨¬ tutti gli altri, tranne Linke (il tedesco 13¡ã alla fine, ndr.). Ok, mi son detto, si vede che oggi deve vincere lui. Poi a un certo punto Linke ¨¨ sparito. Davanti hanno cambiato passo e non sono riuscito a seguirli. Poi hanno rallentato e viaggiavano al mio ritmo, ma io non riuscivo a recuperare. Negli ultimi 500 metri mi sono lanciato, ho dato il massimo ma... Torno a casa con un po’ di amaro in bocca, ma va bene cos¨¬”.
Daniele Perboni
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