Gimbo d¨¤ spettacolo a Pescara dove ¨¨ planato grazie al sondaggio tra i suoi fan: “? stato divertente, ma in realt¨¤ avevo tanta voglia di gareggiare”. Primo titolo italiano all’aperto per la Vallortigara (1.91), nei 200 Howe squalificato per falsa partenza e la vittoria va a Re
Duecentotrenta motivi per cliccare “like” su Gimbo Tamberi. Aveva chiesto al pubblico-social di decidere sulla sua presenza agli Assoluti (ma in cuor suo aveva gi¨¤ votato “s¨¬”) e ha nobilitato la rassegna tricolore di Pescara con un altro volo a 2.30. Bellissimo, ampio, pulito. ? il terzo lampo degli ultimi quindici giorni dopo oltre due anni di astinenza ed ¨¨ quanto basta per dire che Gianmarco Tamberi sia tornato il fuoriclasse di una volta: il 2.33 di Eberstadt, il 2.31 di Bruxelles e oggi la conferma su misure che a livello internazionale dicono tanto.
“MI MANCAVA DA MORIRE” —
Halfshave si sbraccia. Se la gode. Dalla pedana corre fin sotto la tribuna per invitare gli spettatori a scandire il ritmo della sua rincorsa. Abbozza anche un 2.35 che non provava dalla notte pi¨´ buia della sua carriera (Montecarlo) ed ¨¨ la cartolina con cui andr¨¤ in vacanza prima di concentrarsi sull’anno mondiale 2019. Assenti Fassinotti e Chesani, gli unici a opporgli una minima resistenza sono Eugenio Meloni e Andrea Lemmi, ancora in gara quando Gimbo sbarca nella competizione, a quota 2.16. Ma in sostanza ¨¨ un monologo del 26enne primatista italiano che inchioda 2.21 al primo, 2.26 e 2.30 al secondo, senza poter riposare tra un salto e l’altro. “? stato divertente quel sondaggio - racconta Tamberi -. In realt¨¤ avevo tantissima voglia di gareggiare dopo Bruxelles perch¨¦ sentivo crescere la forma. Ne ¨¨ valsa la pena. Tutto questo mi mancava da morire”. Per onorare la rassegna tricolore, a Pescara c’¨¨ anche Elena Vallortigara che senza il confronto con Alessia Trost sceglie di chiudere dopo aver oltrepassato l’1.91 gi¨¤ buono per il tricolore, il suo primo in carriera all’aperto.
che giavellotto —
Per somma di valori ¨¨ una delle principali gare di sempre del giavellotto italiano. Nel botta e risposta all’ultimo turno di lanci, in due si proiettano sopra i 58 metri (Sara Jemai 58.19, Zahra Bani 58.02) e la terza, la giovane Carolina Visca, incrementa il primato italiano juniores (57.93) che gi¨¤ le apparteneva e diventa la migliore under 20 al mondo dell’anno. Dai lanci si lascia apprezzare anche il 73.95 di Marco Lingua nel martello. Andrew Howe si fa buttar fuori dalla finale dei 200 per falsa partenza e ne approfitta Davide Re per completare la doppietta dopo il titolo di ieri sui 400, con tempo migliore in batteria (20”93/-0.1, personale) rispetto alla finale (21”04/0.0). Tra le donne, nei 200, Irene Siragusa (23”25/-0.2) vince il duello con Gloria Hooper (23”33), e nei 400hs Yadi Pedroso (55”62) batte Ayo Folorunso (56”01). All’ultimo salto, il 42enne bronzo olimpico di Londra Fabrizio Donato resta fuori dal podio del triplo: lo scherzetto glielo fa un’altra vecchia volpe come Fabrizio Schembri, 37 anni, 16.60 per balzare in vetta.
Nazareno Orlandi
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