L'azzurra, in dubbio fino all'ultimo per la ferita riportata all'occhio, lancia il disco a 58,73 dopo un nullo iniziale. Nei 110 hs tutti i tre azzurri in semifinali: Dal Molin con 13”40 fa il 3¡ă tempo italiano all time. La lunghista Strati fuori dalla finale per un centimetro
Daisy Osakue, 22 anni, in gara a Berlino. Fidal
Daisy Osakue si qualifica per la finale del lancio del disco agli Europei di atletica a Berlino. La 22enne torinese, dopo un primo tentativo nullo, ha ottenuto il pass per la finale di sabato con la misura con la misura di 58,73.
Le parole —
Queste le prime dichiarazioni dell'azzurra: "? la ciliegina sulla torta, quello che serviva per dimenticare quello che ¨¨ successo". Ha reagito con forza dopo l'aggressione avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 luglio; la ferita all'occhio causata da un lancio di uova da parte di tre ragazzi, aveva messo in discussione la sua partecipazione a questa competizione. "Per me la finale era un sogno, questo Europeo sta gi¨¤ iniziando alla grande - ha continuato ai microfoni di Rai Sport - dopo tutto quello che ho passato mi ero detta: "o la va o mi spacco". Ed ¨¨ andata, ¨¨ bellissimo."
La prestazione —
La discobola 22enne si ¨¨ presentata sulla pedana, in un Olympiastadion non particolarmente gremito, un lungo respiro e poi il lancio. Nessuna esultanza, qualche minuto di attesa - sembrava infatti essere nullo per la seconda volta - poi la gioia. Sabato ci si gioca il tutto per tutto.
OSTACOLI OK —
Nelle batterie del mattino grande risultato di Paolo Dal Molin e Hassane Fofana, primo e secondo nella seconda batteria dei 110 hs dove hanno sfruttato appieno il vento favorevole di 1,8 m/s per stabilire il personale: 13”40 per Dal Molin e 13”50 per Fofana. Per il primo si tratta della terza prestazione italiana di sempre dopo Abate (13”28) e Giaconi (13”35), per il secondo della nona di sempre. Subito dopo si qualifica anche Lorenzo Perini, terzo in 13”65: tre azzurri in semifinale insieme alla qualificazione della Osakue sono un ottimo inizio di giornata.
IELLA —
Sfortunata come non mai la lunghista Laura Strati. La promozione ¨¨ fissata a 6.67, la vicentina che vive in Spagna, atterra a 6.60. Con quella misura lo scorso anno si entrava agevolmente nella finale mondiale ma qui non basta. ? fuori per un solo centimetro. Eliminato anche il giovane ottocentista Barontini (1’48”53). “Mi sentivo un po’ spaesato in mezzo ai grandi per¨° ¨¨ stato bello. Nel finale ho provato a cambiare ritmo, ma questi sono forti davvero”.
Gasport
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