La prima di Marcell Jacobs all’aperto nel 2023 ¨¨ un 7¡ã posto nei 100 al meeting di Parigi, quarta tappa della Diamond League. Vince lo statunitente Noah Lyles in 9”97 (vento -0.7 m/s) davanti al keniano Omanyala (9”98) e Tebogo (10”05).
ATLETICA
Jacobs, un 7¡ã posto all’esordio nei 100. Record mondiali di Girma e Kipyegon
L’azzurro parte bene, ma si irrigidisce e chiude in 10”21: vittoria per Lyles. Clamorosi primati nei 3000 siepi e 5000 femminili. Ingebrigtsen super nelle 2 miglia
Il primo a essere deluso ¨¨ l’azzurro che chiude in 10”21, tanto rigido quanto irriconoscibile dopo una buona partenza. “Una gara da buttare via, del cavolo, per¨° almeno ho corso senza fastidi. Adesso si lavora per le prossime gare - il commento a caldo del campione olimpico -. C’¨¨ dispiacere per il tempo, prima dell’ultima problematica (sciatalgia, ndr) stavo veramente bene”.
Tre record mondiali
¡ªMa il meeting di Parigi ¨¨ soprattutto mezzofondo, con tre clamorosi record mondiali. Il primo lo firma il norvegese Jakob Ingebrigtsen, campione olimpico dei 1500 e iridato dei 5000, stampando un fenomenale 7’54”10 sulle 2 miglia (circa 3,2 chilometri), qualcosa come 4” meglio del precedente 7’58”61 del keniano Komen risalente al 1997. Ancora pi¨´ sensazionale ¨¨ il secondo primato in una settimana per Faith Kipyegon: dopo il record mondiale dei 1500 realizzato il 2 giugno a Firenze, la keniana vola anche sui 5000 in 14’05”20 ritoccando il 14’06”62 dell’etiope Letesenbet Gidey, oggi seconda. Infine ecco il capolavoro dell’etiope Girma nei 3000 siepi: la sua azione solitaria vale uno stratosferico 7’52”11 che migliora dopo quasi vent’anni il 7’53”63 del qatariota Shaheen.
Le altre gare
¡ªLa 4x100 azzurra con Lorenzo Patta, Marco Ricci, Fausto Desalu e Filippo Tortu chiude in 38”33, ma arriva la squalifica per cambio fuori settore (il secondo). Vince la Francia A in 38”22. Acuti anche dalla britannica Keely Hodgkinson con 1’55”77 negli 800, miglior prestazione mondiale dell’anno e nuovo primato nazionale. World lead 2023 anche negli 800 maschili per il keniano Emmanuel Wanyonyi (1’43”27) e nei 110hs per lo statunitense Grant Holloway (12”98/-0.5). Tra gli azzurri, oltre al 71.21 nel martello di Sara Fantini, non possono certo gioire Elena Vallortigara (1.79 nell’alto), Roberta Bruni (4.46 nell’asta), Osama Zoghlami (8’31”88 nelle siepi) e Daisy Osakue (59.14 nel disco).
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