atletica
Iapichino nuova regina, la zampata di Diaz. E poi Dallavalle e Sioli... Italia, piovono medaglie
Tu chiamale se vuoi... emozioni! E come altro si potrebbero chiamare? Piovono medaglie sulla nazionale azzurra di atletica nella terza giornata degli Europei indoor di Apeldoorn, in Olanda. Adrenalina, batticuori, brividi, abbracci da vera squadra, i ragazzi terribili del d.t. Antonio La Torre infiammano. Lo dicono i numeri: oro nel salto in lungo con Larissa Iapichino, oro e bronzo nel triplo con Andy Diaz e Andrea Dallavalle e il bronzo del "cucciolo" (nonostante i suoi 198 cm di altezza), il 19enne Matteo Sioli nell'alto. Ma il bilancio numerico racconta molto, ma non tutto. Perch¨¦ gli azzurri questa sera hanno scritto un altro pezzetto di storia sportiva. Emozionando, appunto. Con tutti i suoi atleti, anche quelli che non sono andati sul podio. Pigiamo il tasto rewind.?
larissa, nuova regina
¡ª ?Per Iapichino ¨¨ l'esame di maturit¨¤, superato con la lode.?? lei la nuova regina del salto in lungo, capace di spodestare la campionessa olimpica, la tedesca Mihambo (solo terza). L'azzurra?vicecampionessa europea a Roma e vicecampionessa europea indoor a Istanbul 2023 parte bene e piazza 6.71, ma la svizzera Kalin atterra a 6.90 (personale e record nazionale) e mette paura. Iapichino risponde con un nullo. Kalin centra un altro 6.84. Ma al terzo salto, l'azzurra mette in pedana tutta la sua classe e potenza, non lascia nulla all'asse di stacco e centra un sontuoso 6.94. Ora sono le avversarie che devono rincorrere. Invano. Scorrono brividi all'ultimo tentativo di Mihambo, ma ¨¨ "solo" 6.88. Larissa ¨¨ campionessa d'Europa. "Sto per svenire c'ho creduto fino in fondo - commenta emozionatissima lei ai microfoni Rai a fine gara - . Non mi sono tirata indietro, volevo spaccare tutto. Oggi sono fiera di me. ? il mio primo titolo senior e ora voglio solo divertirmi con questa mentalit¨¤. Mamma Fiona May? Eh, ora l'ho battuta, ho vinto il titolo con 3 centimetri in pi¨´ di lei". Un po' di sana rivalit¨¤ mamma-figlia.?
la zampata di Diaz!
¡ª ?La gara del bronzo olimpico di Parigi Andy Diaz parte in salita. Il triplista cubano naturalizzato italiano litiga con la rincorsa. E nei primi salti sembra che nei suoi piedi non ci sia dinamite. Parte meglio Dallavalle, con 17 metri al primo. Fa ancora meglio, il tedesco He? con un super 17.43. Ma Andy resta freddo. E dopo un veloce summit con il suo coach Fabrizio Donato (bronzo olimpico nel triplo a Londra 2012) al quinto salto vola a 17.71, una misura di livello mondiale: ¨¨ la zampata del campione. Intanto, Dallavalle migliora fino a 17.19, non basta per l'argento. Ma poco importa. Dopo due anni di calvario tra infortuni e prestazioni non all'altezza, ¨¨ un atleta ritrovato. "Volevo sentire l'inno di Mameli perch¨¦ era questo il mio sogno da quando sono arrivato in Italia", ha commentato il suo oro Diaz.?¨¨ "? la mia rinascita" - sintetizza cos¨¬ il significato della sua medaglia Andrea Dallavalle.?
sulle orme Gimbo
¡ª ?Il gigante Matteo Sioli, a 19 anni, ¨¨ il pi¨´ giovane della spedizione azzurra in Olanda ed ¨¨ pure alla sua prima Nazionale assoluta. E debuttare mettendosi al collo un bronzo continentale nel salto in alto, con tanto di personale a 2.29, significa avere talento e garra come i predestinati. Zero dubbi. L'Italia ha gi¨¤ trovato il successore di Tamberi? Troppo presto per dirlo, nel calcio, con le stelline si sente spesso dire "lasciamole crescere", ma ¨¨ un concetto che vale anche per Mattia. Certo ¨¨ che l'argento mondiale under 20 della scorsa estate ha un talento sfacciato.?
gli altri azzurri
¡ª ?In questa serata "medagliata" vanno registrate anche le prestazioni da top di Eloisa Coiro e Catalin Tecuceanu, entrambi volano in finale degli 800 grazie a due prove di forza e orgoglio. E poi il quarto posto di Manuel Lando (2.26 nell'alto), il quinto di Roberta Bruni nell'asta con record italiano sfiorato a 4.75 e il sesto di una grintosa Alice Mangione (51''84 nei 400 correndo in seconda corsia). Infine, restano fuori dalla finale dei 60 metri Baffour e Ceccarelli, lui che era il campione uscente. Ma quello che pi¨´ conta ¨¨ che l'Italia, senza i campioni olimpici di Tokyo (Tamberi e Jacobs), c'¨¨, eccome! E il fatto che sia seconda nel medagliere europeo, dietro alla Svizzera, lo dimostra. Forza azzurri, domani, domenica 9 marzo, emozionateci ancora!
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