Il britannico vince la prima 42 km della carriera e lo fa migliorando il limite continentale del norvegese Moen di 37”. Decisiva, come quando dominava in pista, l’azione nel finale. Il giapponese Osako, terzo con 2h05’50”, firma il record nazionale e vince un bonus di 750.000. Donne: Brigid Kosgei diventa la settima donna di sempre (2h18’35”).
La maratona di Chicago ¨¨ di Mo Farah: il britannico chiude in 2h05’11”, tempo che vale il record europeo. Il doppio campione olimpico di 5.000 e 10.000 vince la prima 42 km della carriera (alla terza uscita sulla distanza) e lo fa col piglio dello specialista consumato. Nemmeno condizioni meteo non propriamente favorevoli (pioggia, strade bagnate, un po’ di vento e temperature piuttosto rigide) rallentano la sua cavalcata: Mo corre in strada come fosse in pista, con la consueta tattica attendista e poi, nel finale, impone la propria legge. Il limite continentale centrato dal norvegese Sondre Moen il 3 dicembre scorso nella giapponese Fukuoka ¨¨ migliorato di 37”. Il personale, dell’aprile scorso a Londra, di addirittura 1’10”.
LA GARA —
Il 35enne di origini somale, nella Windy City, cuoce i titolati avversari a fuoco lento. Dopo un passaggio alla mezza in 1h03’03” (in testa un folto gruppo), la selezione ¨¨ progressiva. Al 25¡ă km guidano ancora in tredici, poi un attacco del keniano Geoffrey Kirui riduce il drappello a nove unit¨¤. Sotto il suo incedere c’¨¨ un 5000 da 14’25” e un 10.000 da 28’58”. Al 35¡ă, con l’atteso Galen Rupp staccato, davanti restano in cinque: insieme a Farah, sornione, ci sono lo stesso Kirui, il connazionale Kipkemoi, l’etiope Geremew il giapponese Osako, nel 2017 terzo a Boston e a Fukuoka, a caccia del record nazionale (2h06’11”) e di un relativo bonus da 100 milioni di yen, circa 750.000 euro. Mo appare sempre sotto controllo, sicuro di s¨¦. L’azione decisiva poco prima del 40¡ă km: Farah, per la prima volta, prende deciso il comando e compie l’ultima scrematura. Kirui ¨¨ il primo battistrada a cedere, poi ¨¨ la volta di Kipkemoi e Osako. E’ sfida a due: Farah vs Geremew. L’etiope, quest’anno, ha vinto a Dubai in 2h04’00”. Il copione pare per¨° scritto. E infatti: Mosinet, a circa 800 metri dall’arrivo, deve alzare bandiera bianca. Mo trionfa e a Chicago ¨¨ il primo britannico a riuscirci da quando, nel 1966, si impose Paul Evans. Geremew gli finisce a 13”, Osako ¨¨ terzo con 2h05’50” e un conto in banca decisamente pi¨´ ricco.
BRAVA BRIGID —
Altrettanto prestigiosa la prova femminile: vince la keniana Brigid Kosgei in 2h18’35”, diventando cos¨¬ la settima donna di sempre.
Andrea Buongiovanni
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