Stasera, a Montecarlo, la proclamazione dei vincitori. Il keniano primatista del mondo di maratona probabile favorito: “Il mio segreto? L’onest¨¤ e la disciplina”. La Russia resta sospesa, a Budapest i Mondiali 2023
Sono tutti qui: nemmeno i meeting pi¨´ prestigiosi propongono un simile cast. Montecarlo, a inizio dicembre, ¨¨ la mecca dell’atletica mondiale. L’occasione, come succede dal 1988, ¨¨ il tradizionale Gala Iaaf durante il quale, stasera, saranno proclamati gli atleti dell’anno. Ma, al di l¨¤ di chi raccoglier¨¤ l’eredit¨¤ di Mutaz Barshim e di Nafi Thiam, vincitori nel 2017, la due giorni monegasca fa il punto su quel che ¨¨ stato e, soprattutto, su quel che sar¨¤. Con loro, gli atleti, sempre al centro del villaggio, sebbene nell’ambito si assumano anche importanti decisioni politiche e organizzative. E’ per esempio confermato che la Russia resta sospesa (niente Europei indoor di Glasgow 2019) e che sar¨¤ Budapest 2023 (a fine agosto, in uno stadio nuovo da 45.000 posti che diventeranno 15.000), dopo Doha 2019 ed Eugene 2021, a riportare i Mondiali in Europa.
gli estremi —
Sono oltre ottanta, intanto, le stelle “convocate” nel Principato, Filippo Tortu ed Elena Vallortigara compresi. Dalla 16enne giamaicana Brianna Williams, in luglio trionfatrice su 100 e 200 ai Mondiali juniores di Tampere, al 34enne keniano Eliud Kipchoge, in settembre capace del record del mondo di maratona a Berlino (2h01’39”), ci sono generazioni di campioni a confronto. “Penso ai Mondiali del prossimo anno – dice Brianna – e, ancora pi¨´ in l¨¤, all’Olimpiade di Tokyo 2020. Sogno di essere la pi¨´ giovane finalista e, un giorno, la vincitrice”. Kipchoge, tra i cinque uomini in nomination per l’“atleta dell’anno” e probabilmente il favorito, sveler¨¤ i propri programmi il mese prossimo. Da 15 anni, dal titolo iridato sui 5000 ai Mondiali di Parigi 2003, vince tutto. “Ma non sono appagato – sorride – penso di poter ancora crescere e stasera voterei per me stesso.... Voglio essere un modello per i pi¨´ giovani, qualcuno al quale ispirarsi, qualcuno come per me ¨¨ stato il mio allenatore Patrick Sang. Il mio segreto? L’onest¨¤ e la disciplina”. Al suo fianco il delfino Geoffrey Kamworor, tre volte campione del mondo di mezza maratona e due di cross: “Un giorno – prevede Eliud – diventer¨¤ pi¨´ grande di me”. L’allievo, intanto, in marzo, in Danimarca, andr¨¤ a caccia del terzo titolo tra i prati.
finalisti —
L’alternativa pi¨´ concreta a Kipchoge quale atleta dell’anno ¨¨ il francese Kevin Mayer che, nello stesso giorno dell’impresa berlinese del keniano, a Talance, ha portato il primato del mondo del decathlon a un’inimmaginabile 9126 punti. “Quel limite – sostiene – ha una valenza maggiore della conquista del titolo mondiale. Da un lato ¨¨ stata una liberazione, dall’altro mi mette addosso maggiori pressioni: la gente, ora, si aspetta che vinca sempre e comunque”. In lizza ci sono anche Christian Coleman e Abderrahman Samba. Il primo, primatista del mondo dei 60 indoor e con il 9”79 di Bruxelles di fine stagione il migliore dell’anno sui 100, punta in alto: “Il record del mondo di Usain Bolt – prevede – non ¨¨ imbattibile. E l’atmosfera di un Mondiale potrebbe propiziare l’exploit”. Il Mondiale, per Samba, sar¨¤ in casa, a Doha: “Dovremo far finta che sia da un’altra parte – scherza – diversamente l’attesa ci schiaccer¨¤?. Per l’uomo quest’anno esploso a 46”98 nei 400 hs, sar¨¤ una lunga stagione. Comincer¨¤ in aprile coi Giochi asiatici, test event iridato al Khalifa Stadium e proseguir¨¤ in maggio a Yokohama, in Giappone, coi Mondiali di staffette e una frazione di 4x400. Mondo Duplantis, il 19enne prodigio campione europeo dell’asta grazie al 6.05 di Berlino, quinto e ultimo atleta in lizza per il riconoscimento di “atleta dell’anno”, salter¨¤ invece il primo possibile appuntamento importante del 2019, la rassegna continentale indoor di Glasgow di inizio marzo “perch¨¦, vivendo negli Stati Uniti – spiega – sar¨° in contemporanea impegnato con le gare di college”.
sfida femminile —
Anche la sfida al femminile tra la britannica Dina Asher-Smith, la keniana Beatrice Chepkoech, la colombiana Caterine Ibarguen, la bahamense Shaunae Miller e la belga Nafi Thiam, “campionessa uscente”, si preannuncia serrata. Ci sar¨¤ solo una regina.
Andrea Buongiovanni
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