La Osakue ha l’ok: “Che polverone! Ma ora sono felice. I miei aggressori la pagheranno”. I medici escludono il rischio doping per uso di cortisone. Tortu: “Inseguo il 9”98 del personale”
Ora datemi i miei allenamenti, il mio disco, la mia maglia azzurra. Ora Daisy Osakue chiede di ?tornare alla normalit¨¤, a fare atletica come ho sempre fatto?. A cominciare, anzi a ricominciare dagli Europei di Berlino. Ieri, la giornata della torinese di origini nigeriane ferita domenica sera all’occhio sinistro dal lancio di un uovo da un’auto in corsa, ¨¨ cominciata con un sorrisone: via libera, puoi andare. Il miglioramento delle condizioni, ha detto Antonio Spataro, direttore sanitario dell’Istituto di Medicina dello Sport, ?consente la sospensione progressiva della terapia cortisonica e la partecipazione agli Europei di Berlino?. Niente rischio di positivit¨¤ al doping, quindi si pu¨° partire. E si pu¨° fare festa con la squadra che va a letto presto - stamattina sveglia alle 5 e mezza! - dopo una cena in piedi sul prato della Scuola dello Sport dell’Acqua Acetosa, il giuramento delle dieci matricole, le parole del presidente Giomi che ricorda il quarantesimo anniversario del 2.01 mondiale di Sara Simeoni. Un centimetro in meno del volo di Elena Vallortigara. Che racconta: ?Sara mi ha sempre incitato, ¨¨ stata sempre molto carina con me. L’obiettivo di Berlino? La finale?.
“sono felice” —
Filippo Tortu fissa un traguardo diverso: ?Stabilire il personale, da 9”98 in gi¨´ ¨¨ tutto bene accetto?. Ma questa ¨¨ la sera di Daisy: la pi¨´ cercata, la pi¨´ fotografata, la pi¨´ intervistata. Per la verit¨¤, le sue parole sono poche, un modo per proteggersi dall’alluvione di curiosit¨¤ di queste ore: ?Sono felice, potr¨° andare agli Europei. E gli aggressori sono stati presi, ora la legge far¨¤ il suo corso e pagheranno per quello che hanno fatto a me e alle altre vittime. Mi spiace per tutto il polverone che s’¨¨ alzato, ma sono felice che sia uscito un problema che molte volte non viene considerato o messo sotto il tappeto. Ringrazio le forze dell’ordine che sono state rapidissime, la Federazione che mi ha aiutato sin dal primo momento, la mia famiglia i miei compagni?.
europei e pensieri —
La soddisfazione per le condizioni di Daisy si mischia con tempi, misure, cambi, ultimi allenamenti. Andrew Howe, per esempio, sembra rinato. ?C’¨¨ una bella euforia in squadra?, dice l’azzurro che correr¨¤ i 200. ?Quello che ¨¨ capitato a Daisy all’inizio mi ha scioccato. Ho detto: “ma come, ancora, nel 2018...” Sapete che cosa mi colpisce di pi¨´ di tutto? L’assoluta mancanza di rispetto per le donne?. Quanto al razzismo, Howe giura che ?nella mia vita non ho mai vissuto un solo episodio che mi ha fatto sentire discriminato in Italia. Non ho paura per la mia generazione, vedo un rischio invece per i pi¨´ giovani, per chi ha 14-15 anni, a quell’et¨¤ c’¨¨ una frustrazione che pu¨° diventare rabbia?.
primati —
Antonella Palmisano fa un sorriso quando ammette che la forma non ¨¨ quella di un anno fa, nei giorni del bronzo della marciatrice – unica medaglia italiana – ai Mondiali di Londra. Libania Grenot risponde a una domanda sulla staffetta 4x400, dando uno scaramantico colpo di freno: ?Non siamo quelle di due anni fa?. Marcel Jacobs, invece, si sente fisicamente a posto per i 100: ?Ho in mente solo due cose: il primato personale e la finale?. ? l’ambizione di molti. E da ieri mattina ¨¨ tornata a essere anche quella di Daisy.
Valerio Piccioni
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