Abitano a Vinovo, La Loggia e Moncalieri, hanno usato il Dobl¨° intestato al padre di uno di loro, un 19enne che ha parlato di almeno 7 lanci di uova in due mesi. Ai carabinieri hanno detto di aver agito “per goliardia”
Questa mattina i carabinieri di Moncalieri hanno identificato gli autori dell’aggressione, avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 luglio, nei confronti dell’atleta Daisy Osakue, colpita a un occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa. Si tratta di tre ragazzi italiani residenti a Vinovo, La Loggia e Moncalieri, che hanno utilizzato una Fiat Dobl¨° intestata al padre di uno di essi. Ai carabinieri hanno raccontato di aver lanciato le uova per ?goliardia?. Le indagini, coordinate dalla Procura di Torino, erano state avviate subito dopo le prime dichiarazioni fornite dalla ragazza, che rischia di saltare gli Europei di Berlino. Per domani ¨¨ attesa la decisione da parte della Fidal. Daisy si sta curando con il cortisone, un medicinale che pu¨° essere assunto solo in determinati modi e con determinate tempistiche per non violare il codice antidoping.
SETTE LANCI —
Il veicolo era stato segnalato precedentemente da una donna residente a Moncalieri, che qualche giorno prima era stata vittima di un analogo lancio di uova, per fortuna senza conseguenze. I carabinieri hanno acquisito i filmati delle videocamere di sorveglianza dei vari negozi e di quelle posizionate nelle rotatorie, che hanno permesso di risalire al numero di targa del veicolo. Questa mattina i militari hanno raggiunto l’abitazione del proprietario dell’auto a Vinovo. La vettura era parcheggiata sotto casa, con evidenti striature di residui di uova sulla fiancata destra. Il proprietario ¨¨ stato accompagnato in caserma, dove ha spiegato che la vettura ¨¨ saltuariamente utilizzata dal figlio 19enne. Quest’ultimo, alla presenza del suo avvocato, ha ammesso di aver lanciato le di uova, almeno sette in due mesi, fornendo anche i nomi di due amici che in caserma hanno ammesso le loro responsabilit¨¤.
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