Il Centrodestra con circa il 37% ¨¨ la prima coalizione, i pentastellati sono il primo partito oltre il 32%, ma nessuno dei due ha i numeri per governare da solo. Crolla il Pd: stamattina Renzi si dimette?
Il 4 marzo rester¨¤ nella storia della Repubblica Italiana per la grande vittoria del Movimento Cinque Stelle e per la Lega, partito leader del centrodestra, coalizione con il maggior numero di voti. Il messaggio degli elettori ¨¨ chiaro, ma difficilissimo (a oggi) vedere una maggioranza, che non c’¨¨. C’¨¨ un partito che ha stra-vinto (il Movimento 5 Stelle) che raggiunge da solo il 32,5% alla Camera e quasi il 33% al Senato (stando agli ultimi scrutini), il partito che ha guidato il Paese negli ultimi 5 anni ¨¨ stato brutalmente sconfitto: il Pd si colloca tra il 18,5% e il 20% (e non arriva al 24 con la sua coalizione) e c’¨¨ una coalizione che ha vinto (il centrodestra) e raccoglie attorno al 37% (ma che appunto non basta per governare da sola).
mattarella —
Ed ecco il paradosso: ci sono due vincitori, ma non c’¨¨ all’orizzonte una maggioranza possibile e quindi una ipotesi di governo. Anche le proiezioni dei seggi, da questo punto di vista, non danno certezze: al Senato il centrodestra avrebbe tra i 128 e i 140 seggi, il M5S 109-119, al centrosinistra 47-55 seggi. Per Liberi e Uguali 7-11 seggi. Alla Camera il centrodestra avrebbe tra 248 e 268 seggi, il M5s di 216-236 seggi, il centrosinistra di 107-127 seggi. Per dare un parametro, alla Camera la maggioranza ¨¨ di 316 seggi (ma per governare con serenit¨¤ ce ne vogliono almeno 330) e, al Senato la maggioranza ¨¨ di 158 seggi, ma per governare ne servono almeno 165. Questo ¨¨ il quadro che si presenter¨¤ davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E’ chiaro che Mattarella dovr¨¤ tener conto del fatto che il M5S ha vinto le elezioni, ma non potr¨¤ dare l’incarico a Di Maio, a meno che il leader di Pomigliano gli si presenti con i voti (almeno una proposta suffragata da qualche ragionevole certezza) che gli mancano per governare. In sostanza, Di Maio dovrebbe salire al Colle con in tasca il ?s¨¬? di qualcuno (partito o gruppo di parlamentari) disposto ad appoggiare il suo governo.
Il Tweet di Salvini
appoggio —
Sarebbe questo l’unico modo per dare vita al governo presentato l’altro giorno dai 5stelle. Cosa, questa, quasi impossibile allo stato dei fatti. Tanto ¨¨ vero che l’unico pentastellato che ha aperto bocca nella notte, Alessandro Di Battista, non ha parlato n¨¦ di programmi n¨¦ di ministri che gli altri dovrebbero accettare a scatola chiusa. Si ¨¨ limitato, Di Battista, a dire che saranno gli altri a dover venire a cercare l’M5S e dovranno farlo secondo le regole della trasparenza volute dai grillini. Ma non ha pi¨´ parlato di programma e di ministri "prendere o lasciare".
sconfitti —
Detto questo, va ricordato che il Pd si ¨¨ dichiarato sconfitto. Il capogruppo Ettore Rosato ha fatto sapere che il Partito Democratico andr¨¤ all’opposizione a leccarsi le ferite e a cercare la strada per ripartire. Non ¨¨ detto che nel Pd tutti siano d’accordo: il gruppo che fa capo a Emiliano, infatti, vorrebbe tentare la strada dell’alleanza con il M5S. Non si sa cosa ne pensa Matteo Renzi (anche lui parler¨¤ questa mattina e non ¨¨ esclusa che presenti le dimissioni). Nel centrodestra, una delle incognite ¨¨ come la prender¨¤ Forza Italia dato che in questo schieramento il partito di Berlusconi ¨¨ il secondo alle spalle della Lega di Matteo Salvini, il grande vincitore di questa tornata elettorale. E bisogner¨¤ vedere se questo dato uscito dalle urne, dar¨¤ a Salvini spazio per manovre che potrebbero arrivare fino alla porta di Luigi Di Maio (possibile? Molti degli opinionisti tendono a scartare questa ipotesi). Insomma, elencate tutte queste premesse fattuali, gli scenari possibili non sembra possano essere molto diversi dai seguenti:
1) M5S trova una sponda. Nel Pd? Nella Lega? E prova a formare un governo di legislatura. Probabilit¨¤ molto bassa per quanto riguarda il Pd, "bassina" per quanto riguarda la Lega;
2) M5S trova un accordo addirittura con tutto il centrodestra. Cosa non impossibile tecnicamente. Ma ci sono troppe differenze tra i due schieramenti e il tradimento della volont¨¤ degli elettori, sarebbe troppo pesante.
3) Centrodestra e Pd si mettono d’accordo per un governo unitario che esclude i 5 Stelle. Ma anche qui le differenze sembrano troppo profonde per un patto di legislatura, senza contare che non si terrebbe conto di quasi un terzo degli elettori.
2) M5S trova un accordo addirittura con tutto il centrodestra. Cosa non impossibile tecnicamente. Ma ci sono troppe differenze tra i due schieramenti e il tradimento della volont¨¤ degli elettori, sarebbe troppo pesante.
3) Centrodestra e Pd si mettono d’accordo per un governo unitario che esclude i 5 Stelle. Ma anche qui le differenze sembrano troppo profonde per un patto di legislatura, senza contare che non si terrebbe conto di quasi un terzo degli elettori.
4) M5S, centrodestra e centrosinistra si mettono d’accordo per un governo di "scopo" che fa una nuova legge elettorale, il bilancio dell’anno prossimo e porta il Paese al voto. Cosa non impossibile da fare, ma neppure poco complicata da mettere in pratica.
Gasport
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