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Abiti vintage: quali sono i rischi da non sottovalutare (come i germi)
Ammettiamolo: il fascino del vintage ¨¨ intramontabile. Ma quando si tratta di abiti usati ci sono dei rischi da non sottovalutare.?Come spiega Primrose Freestone, microbiologa dell'Universit¨¤ di Leicester (UK) in un articolo su The Conversation: "La pelle ¨¨ naturalmente ricoperta da milioni di batteri, funghi e virus, noti come microbioma cutaneo. E ogni capo di abbigliamento che indossiamo entra in stretto contatto con questi microbi".?
Abiti vintage e germi
¡ª ?Un guardaroba racconta storie, ma non solo. Gli abiti di seconda (terza?) mano si portano dietro non solo il fascino del passato, ma anche tracce microscopiche dei precedenti proprietari. Questo significa che - come scrive la ricercatrice - "gli indumenti possono ospitare molti agenti patogeni infettivi (dallo Staphylococcus aureus alla Salmonella)".
Brutti, cattivi e... resistenti
¡ª ?"I germi sui vestiti di cotone o di fibre miste possono rimaere?in vita fino a 90 giorni. Ma sui tessuti in poliestere, anche fino a 200 giorni", rivela Freestone. ? sorprendente come i capi sintetici, spesso considerati pi¨´ "puliti", siano in realt¨¤? pi¨´ ospitali per i microorganismi. Le zone degli abiti pi¨´ a rischio? Quelle che entrano in contatto con le aree del corpo pi¨´ umide. "Le aree della pelle che tendono a diventare umide, come le ascelle, i piedi e le aree genitali, tendono ad avere il numero pi¨´ elevato e le specie pi¨´ diverse di microbi". Secondo Freestone, a dover prestare attenzione sono soprattutto le persone immunodepresse. Per loro, la passione per il vintage richiede cautele supplementari.
La soluzione? La lavatrice a 60¡ã
¡ª ?Fortunatamente, ci sono strategie efficaci per proteggere e godersi i capi d'abbigliamento vintage senza rischi.?"Il consiglio ¨¨ lavare i vestiti di seconda mano appena acquistati da soli e con detersivo a una temperatura di circa 60¡ãC", suggerisce Freestone.? In alternativa si possono anche mettere a mollo "in una bacinella separata con acqua tiepida con detersivo antibatterico per 2 o 3 ore, per eliminare tutti gli agenti patogeni, e poi lavarli regolarmente in lavatrice".
Attenti anche alla conservazione: ¨¨ risaputo che "la maggior parte delle specie batteriche sopravvive meglio nei tessuti quando l'umidit¨¤ dell'aria ¨¨ elevata". Questo significa che un armadio ben ventilato ¨¨ fondamentale non solo per preservare non solo la qualit¨¤ dei capi vintage, ma anche per scoraggiare la proliferazione di microorganismi.
Insomma, non si tratta di rinunciare al fascino del vintage, ma di avvicinarsi a questo mondo con consapevolezza. Avverte la ricercatrice: "Sebbene molti venditori di abiti di seconda mano dicano di lavare i vestiti prima di venderli, non possiamo mai esserne troppo sicuri". E qualche cautela nella cura del capo appena acquistato pu¨° fare la differenza tra un acquisto sicuro e uno potenzialmente problematico.
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