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L'egocentrismo dell¡¯atleta tra necessit¨¤ e fragilit¨¤
Fitto calendario di gare, rigido protocollo di allenamento, preparazione e trasferte: la vita di un atleta lascia spesso poco spazio alle persone con cui si accompagna. Lo si potrebbe definire ¡°egocentrismo¡±, nella misura in cui questi si ritiene la sua priorit¨¤. Ma non ¨¨ cos¨¬. O ¨¨, quantomeno, riduttivo. ¡°Il sano egoismo - chiarisce la psicologa sportiva Elena Giulia Montorsi - ¨¨ un elemento funzionale imprescindibile dalla carriera sportiva¡±.?
profiling di un atleta
¡ª ?Partiamo dall¡¯inizio, da quel primo giorno di sport casuale che ha fatto partire il countdown verso una scelta di vita: ¡°Chi fa sport trova in quell¡¯attivit¨¤ il significato di se stesso. La determinazione - spiega la psicoterapeuta - nasce cos¨¬, nutrendo una concentrazione massima affinch¨¦ tutti i tasselli su cui si lavora quotidianamente, una volta in gara, vadano al posto giusto indipendentemente dal risultato¡±. Una vera e propria necessit¨¤, insomma. Ma non ¨¨ tutto qui, perch¨¦ l¡¯aspetto mentale vanta un peso preponderante nella vita di tutti i giorni.?
una questione di fragilit¨¤
¡ª ?La fragilit¨¤ fa parte dell¡¯atleta, anche di un campione. ¡°Riconoscerla - chiarisce Elena Giulia Montorsi - ¨¨ un passo obbligatorio verso l¡¯autoconsapevolezza. Non ¨¨ pensabile escludere le criticit¨¤, perch¨¦ da esse parte il miglioramento. E non ¨¨ pensabile disconoscere la fragilit¨¤ come risorsa fondamentale per superare i propri limiti. Per fare questo, per accogliere criticit¨¤ e fragilit¨¤ e stare bene con se stesso, l¡¯atleta deve anche essere in armonia con gli altri. L¡¯entourage ¨¨ fondamentale¡±.?
vietato il senso di colpa
¡ª ?Serve una costante lucidit¨¤ e, quindi, un ambiente relazionale sano e sicuro. ¡°Un atleta performa al meglio anche quando tutto il suo entourage tecnico e familiare collabora al meglio¡±, sottolinea Montorsi. Ed eccolo qui, l¡¯egocentrismo di cui sopra, ridefinito dall¡¯esperta ¡°sano egoismo¡±: una condizione funzionale che deve escludere a priori il senso di colpa. ¡°La propria assenza rispetto a una routine ordinata fa parte dei sacrifici da compiere. Le persone che stanno accanto a un atleta - dichiara la psicologa sportiva - ne sono consapevoli. Sanno che il raggiungimento di un obiettivo sportivo passa per una dedizione che impone rinunce. L¡¯atleta che non sopporta pi¨´ questa condizione pu¨° valutare un¡¯alternativa rispetto alla carriera di sport giocato. Fino ad allora, dovr¨¤ lavorare su se stesso per non farsi limitare dal senso di colpa¡±.?
in equilibrio
¡ª ?Esiste un modo per conciliare vita privata e una gestione oculata delle tempistiche nel rispetto della stagione agonistica. Questi i consigli di Elena Giulia Montorsi: ¡°Coltivare con amici, parenti e famiglia un hobby alternativo allo sport praticato e un passatempo; collezionare esperienze che rendano la presenza saltuaria qualitativa, non potendo essere quantitativa e costante¡±.
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