da sapere
Cromo: quali sono gli effetti sulla salute e come limitarne l'esposizione
Il cromo, un metallo presente in natura e ampiamente utilizzato in diversi settori industriali, rappresenta un elemento di grande interesse per la sua duplice natura: se da un lato si rivela benefico per il corpo umano, dall'altro ha noti effetti carcinogenetici. Conosciuto fin dall'antichit¨¤ per la variet¨¤ di colori che offrono i suoi composti, il cromo ha trovato largo impiego in svariate applicazioni, dalla produzione di acciaio inossidabile alla concia delle pelli, fino alla pigmentazione di tessuti e cosmetici. Tuttavia, non tutte le forme di cromo sono uguali. Ecco cosa c'¨¨ da sapere.
vari tipi di cromo
¡ª ?Il cromo esiste in natura in due stati stabili, il cromo trivalente (Cr III) e il cromo esavalente (Cr VI) e, a seconda della forma e delle dosi, determina differenti effetti sulla salute umana. Il Cr III, presente in cibi come carne, pesce, cereali integrali e verdure, ¨¨ considerato un oligoelemento essenziale per il nostro corpo. Alle quantit¨¤ ideale influenza il metabolismo del glucosio e collabora con l'insulina a regolare la glicemia, il che lo rende essenziale nella prevenzione del diabete. Al contrario, il Cr VI, principalmente utilizzato nelle attivit¨¤ industriali, si configura come un elemento tossico e cancerogeno. L'esposizione al Cr VI pu¨° avvenire per via inalatoria, attraverso il contatto con acqua o suolo contaminati, o per ingestione di cibi contaminati. L'inquinamento da cromo rappresenta una minaccia per la salute umana, con effetti che possono includere irritazioni cutanee e respiratorie, danni al sistema nervoso e, sul lungo termine, gravi patologie come il cancro ai polmoni.
L'esposizione al cromo
¡ª ?Il cromo ¨¨ un elemento presente in natura e in molti prodotti industriali, con cui si pu¨° entrare in contatto attraverso diverse vie:
- respirazione:?l'inalazione ¨¨ la via d'ingresso principale per il cromo esavalente (Cr VI), la forma pi¨´ tossica. L'esposizione avviene principalmente in ambito lavorativo, nelle industrie che utilizzano il Cr VI per la produzione di acciaio inossidabile, galvanica, concia delle pelli e coloranti. Anche il fumo di tabacco contiene cromo;
- ingestione:?il cromo trivalente (Cr III), la forma meno tossica, si trova naturalmente in acqua, cibo e aria. L'assorbimento intestinale del Cr III ¨¨ generalmente basso, ma pu¨° aumentare in caso di carenze nutrizionali o di esposizione a elevate concentrazioni;
- contatto cutaneo:?il contatto prolungato con il Cr VI pu¨° avvenire in ambito lavorativo, per esempio nella concia delle pelli o nella produzione di legno trattato. La popolazione generale pu¨° essere esposta al Cr VI attraverso il contatto con prodotti come fertilizzanti, cosmetici o pelle conciata.
Sebbene l'associazione con l'insorgenza di tumori sia stata osservata a seguito di inalazione di cromo, non si pu¨° escludere che il cancro possa verificarsi anche dopo ripetute esposizioni orali e cutanee a cromo esavalente. La capacit¨¤ di penetrazione cutanea del cromo trivalente ¨¨ tuttavia inferiore rispetto?a quella del Cromo VI.
entrare in contatto col cromo
¡ª ?Il cromo, soprattutto nella sua forma esavalente, pu¨° avere effetti negativi sulla pelle. Il contatto prolungato pu¨° causare dermatiti allergiche da contatto e gravi eczemi in individui predisposti. Studi scientifici indicano una concentrazione di 5 mg/kg di Cr VI nei prodotti di consumo come limite di sicurezza da non superare: al di sopra di questo livello, il rischio di dermatite aumenta considerevolmente. Le reazioni allergiche al cromo VI possono manifestarsi con diversi sintomi, tra cui:
- prurito
- arrossamento
- gonfiore
- eczema
- formazione di vescicole
proteggersi dal cromo
¡ª ?Le persone pi¨´ a rischio sono i lavoratori che impiegano il cromo nei processi industriali, come la concia delle pelli o la produzione di acciaio inossidabile. Tuttavia, anche la popolazione generale pu¨° essere esposta al cromo VI attraverso prodotti come indumenti e scarpe in pelle, cosmetici e fertilizzanti.?Per ridurre l'esposizione al cromo, ¨¨ fondamentale adottare alcune precauzioni pratiche. Innanzitutto, evitare il contatto diretto con materiali che notoriamente contengono cromo, come ad esempio il cuoio trattato. ? consigliabile inoltre preferire prodotti cosmetici certificati che non contengano sali di cromo. Nel caso di lavoratori esposti, l'uso di attrezzature di protezione individuale adeguate, come guanti e mascherine respiratorie, ¨¨ essenziale. Esistono infine diverse normative a tutela del consumatore che limitano la presenza di cromo nei prodotti. Ad esempio:
- il Regolamento REACH limita l'uso del cromo VI in diversi settori industriali;
- la Direttiva CE n 1223/2009 vieta l'uso di cromo VI in tutti i prodotti cosmetici. Il cromo non esavalente ¨¨ consentito invece in campi di applicazione approvati (per esempio coloranti per occhi, mucose o pelle);
- la Direttiva 2009/48/CE limita la concentrazione di cromo nei giocattoli.
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