il tema
Obesit¨¤, nuovi farmaci non sono alternativi al bisturi
Farmaci e chirurgia. Contro l'obesit¨¤ - che colpisce 4 milioni di italiani (e con 17 milioni in sovrappeso secondo l'Istituto Superiore di Sanit¨¤) - esistono due strade, che non sono per¨° separate. Si tratta di soluzioni che, in molti casi, possono integrarsi in un pi¨´ ampio percorso multidisciplinare di cura. I nuovi farmaci anti obesit¨¤, per quanto molto efficaci e accolti con un clamore mediatico che si ritiene abbia in parte oscurato il ricorso al bisturi, non sono infatti un'alternativa alla chirurgia per il trattamento dell'obesit¨¤, specialmente quella grave, ma un prezioso strumento che si integra nel percorso terapeutico del paziente. Sar¨¤ questo uno dei temi della XXVI edizione del congresso dell'International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders (Ifso), a Napoli dal 30 agosto all'1 settembre. "La chirurgia bariatrica - spiega il professor Luigi Angrisani, presidente del congresso Ifso - ¨¨ composta da diversi interventi chirurgici e grazie a tutte le procedure si pu¨° arrivare fino a un calo ponderale anche del 70%, un risultato che ¨¨ ben superiore e anche pi¨´ duraturo rispetto a quanto si pu¨° ottenere con i farmaci".
pochi interventi
¡ª ??Nonostante questo si ricorre ancora molto poco al bisturi. "In Italia si eseguono all'incirca 30mila interventi l'anno, vale dire che molto meno di 1 paziente obeso su 1.000 accede a una di queste procedure chirurgiche da cui potrebbe ricavare grande beneficio", sottolinea Angrisani. Al congresso Ifso verr¨¤ dedicato spazio anche alla discussione sulle nuove linee guida per la chirurgia bariatrica redatte dalla Societ¨¤ Americana di Chirurgia Bariatrica e Metabolica (Asmbs) insieme ad Ifso. "Si tratta di un aggiornamento delle vecchie indicazioni che risalgono a ormai a oltre 30 anni fa e che, di fatto, estendono ancora di pi¨´ il bacino di pazienti che possono trarre giovamento dalla chirurgia metabolica e bariatrica", spiega il chirurgo.?
le indicazioni
¡ª ?Le otto nuove indicazioni includono anche le persone con obesit¨¤ di classe 1, la meno grave, che non sono riuscite a ottenere una perdita di peso sostanziale e duratura o un miglioramento delle comorbidit¨¤ con metodi non chirurgici, i bambini e gli adolescenti dall'et¨¤ di 12 anni e gli anziani over 65, dopo esser stati valutati attentamente. Oltre a questo, coloro che sono in attesa di trapianto di organo, i pazienti con malattie del fegato, come la steatoepatite non alcolica e la cirrosi e quelli con insufficienza cardiaca, con tumore e altre patologie.
? RIPRODUZIONE RISERVATA