Avere un cane riduce il rischio di demenza: ecco perché

Prendersi cura di un animale domestico può avere effetti molto positivi: lo spiega uno studio condotto dall’Istituto di geriatria e gerontologia di Tokyo, secondo il quale possedere un cane ridurrebbe del 40% il rischio di soffrire di demenza senile in vecchiaia. Il tasso di rischio diminuisce, ma in maniera molto più ridotta (circa del 2%) per quanto riguarda gli altri animali domestici, come i gatti.

Avere un cane: i benefici

Lo studio ha analizzato oltre 11mila casi di persone di età compresa tra i 65 e gli 84 anni, evidenziando come il rapporto di probabilità che indica il rischio di sviluppare la malattia sia di 0,6 per i proprietari di cani, rispetto all’1?%?rilevato in chi non possedeva animali domestici. Si ha, quindi, una riduzione del rischio di demenza del 40%. Ciò avviene perché prendersi cura di un cane aiuta a mantenere l’abitudine all’esercizio fisico giornaliero, e aumenta le opportunità di condivisione e inclusione sociale, un altro fattore che contribuisce a diminuire il rischio di demenza.

Lo studio

"La cura del cane potrebbe contribuire al mantenimento dell'attività fisica, inclusa l'abitudine all'esercizio fisico, e alla partecipazione sociale anche a fronte di restrizioni alle interazioni, come quelle sperimentate durante la pandemia di Covid-19"?si legge nello studio, pubblicato dalla rivista Preventive Medicine Reports. La ricerca contribuisce, così, ad ampliare una letteratura scientifica che negli ultimi anni ha più volte dimostrato i benefici di avere animali domestici: i primi studi risalgono alla fine degli anni ’90, mentre una ricerca del 2019 aveva dimostrato che possedere degli animali domestici può ridurre i decessi.