PSICOLOGIA
Sindrome della papera: da cosa nasce il bisogno di apparire sempre felice?
A volte, l¡¯apparenza inganna. In una societ¨¤ molto competitiva come quella occidentale, sembrare agli occhi degli altri sempre rilassati e dotati di self control anche quando si incontrano delle difficolt¨¤ ¨¨ un atteggiamento messo in atto per proteggersi ed evitare di mostrarsi fragili. Chi soffre della cosiddetta ¡°sindrome della papera¡± tende a buttare la polvere sotto al tappeto, indossando una maschera per non far vedere le proprie debolezze. Nascondere un malessere, per¨°, non ¨¨ un comportamento utile a migliorare la situazione.
la sindrome della papera
¡ª ?¡°Sindrome della papera¡± ¨¨ un¡¯espressione coniata dalla Stanford University (Usa) per descrivere gli studenti che tendono a nascondere il proprio disagio per mostrarsi sempre efficienti e soddisfatti. Questo disturbo non si limita per¨° al contesto accademico e ne possono essere vittima anche gli adulti. ¡°Pur essendo riscontrabile nella pratica clinica, la sindrome della papera non ¨¨ stata ancora inserita nel DSM (il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, ndr) n¨¦ in altri sistemi diagnostici¡± precisa la professoressa Serena Borroni, associata di Psicologia Clinica della Facolt¨¤ di Psicologia dell¡¯Universit¨¤ Vita-Salute San Raffaele di Milano. Chi ne soffre si mostra agli altri felice, anche quando in realt¨¤ sta affrontando un disagio difficile da esprimere a parole. Il nome della sindrome ¨¨ dovuto al fatto che le papere sembrano stare placidamente sull¡¯acqua ma in realt¨¤, anche se non si ha modo di vederlo, muovono vorticosamente le zampe, con uno stridente contrasto tra la percezione di s¨¦ propria e del mondo esterno.
apparenza
¡ª ?A essere vittima della sindrome della papera sono spesso le persone che vivono in ambienti in cui sono richieste performance di alto livello e in cui le fragilit¨¤ non sono contemplate o quasi, come pu¨° accadere agli studenti universitari o a chi ricopre ruoli di responsabilit¨¤. ¡°Un esempio tipico ¨¨ quello degli studenti che dicono di aver superato gli esami quando in realt¨¤ sono stati bocciati e poi si ritrovano a dover confessare la verit¨¤ prima della tesi. Come raccontano le cronache, a volte queste vicende hanno anche esiti tragici¡± sottolinea la professoressa Borroni. Ne pu¨° per¨° soffrire anche chi fatica a esprimere ansie e disagi. Cos¨¬, finisce per crearsi uno scarto tra la realt¨¤ e l¡¯immagine che si vuol dare di s¨¦. Alla creazione di questo gap contribuiscono anche i social network, che consentono di mostrare nel mondo virtuale l¡¯immagine di s¨¦ che si desidera dare agli altri. Anche se non vi ¨¨ una letteratura scientifica sulla sindrome della papera, sembra che siano pi¨´ a rischio le persone perfezioniste e le donne, che sono pi¨´ propense a manifestare sintomi ansiosi e depressivi. Anche una bassa autostima pu¨° favorirla: infatti, per chi non ¨¨ abbastanza sicuro di s¨¦ conta molto il giudizio degli altri e per questo ai loro occhi vuole apparire al meglio.
errare ¨¨ umano
¡ª ?Fino a un certo punto, per chi soffre della sindrome della papera ¨¨ difficile accorgersi dello scarto tra la realt¨¤ e l¡¯immagine di s¨¦ che lui stesso ha creato. Quando per¨° la situazione non ¨¨ pi¨´ gestibile, per esempio per via di un insuccesso impossibile da nascondere, il problema emerge con evidenza anche agli occhi di chi ce l¡¯ha. Familiari e amici possono invece cogliere piccoli segnali di allarme, quali la volont¨¤ di dare sempre un¡¯immagine vincente di s¨¦, l¡¯irritabilit¨¤ e l¡¯isolamento. Cercare di apparire ci¨° che non si ¨¨ pu¨° essere, inoltre, causa di problemi di sonno e di appetito, spingendo a mangiare pi¨´ o meno di quanto si dovrebbe. In ambito universitario si sta dando sempre pi¨´ importanza a servizi di counselling e tutoraggio per cogliere eventuali segnali d¡¯allarme per la salute psicologica. ¡°Se nei casi pi¨´ seri ¨¨ fondamentale l¡¯intervento di uno specialista, per limitare l¡¯impatto della sindrome della papera ¨¨ necessario anche un cambiamento culturale creando, in ambito sia scolastico sia professionale, ambienti in cui sia ¡®permesso¡¯ sbagliare e mostrarsi fragili e vulnerabili" conclude la professoressa Borroni.
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