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Royal Enfield: le nuove moto andranno con il 450 dell'Himalayan
Se i giapponesi utilizzano un motore per dare vita a tre o quattro modelli con impostazioni differenti, perch¨¦ non dovrebbero farlo gli indiani? Ecco quindi che l¡¯ipotesi che la nuova Himalayan sia destinata ad avere, in tempi relativamente brevi, una sorella, non ¨¨ assolutamente azzardata. E una parziale conferma ¨¨ recentemente arrivata da una dichiarazione di Mark Wells, Global Head, Product Strategy & Industrial Design di Royal Enfield, in parole pi¨´ semplici il responsabile dello stile della Casa indiana. "La Himalayan 450 ¨¨ attualmente al centro del nostro programma, ma sarebbe sciocco da parte nostra non pensare ad altri veicoli da equipaggiare con il nostro nuovo monocilindrico".
il ritorno del monocilindrico
¡ª ?Dopo anni in cui il monocilindrico sembrava ormai dimenticato, rimpiazzato dai due cilindri paralleli che impazzano nei listini, sembra arrivato il momento di una rinascita di una soluzione che ha ottenuto grande successo a cavallo degli anni Ottanta e Novanta. Il primo costruttore a rispondere a quella che si annuncia come un¡¯offensiva globale di Royal Enfield ¨¨ Triumph, gi¨¤ pronta a distribuire nelle prime settimane del 2024 le Scrambler 400 X e Speed 400, che peraltro utilizzano a loro volta motori indiani, assemblati da Bajaj. Per quanto riguarda Royal Enfield, ¨¨ lecito pensare che la prima variazione sul tema possa essere una scrambler, sulla falsariga di quanto fatto in passato con la Himalayan 411, dalla quale deriv¨° la Scram 411, con ruota anteriore da 19 pollici?al posto di quella da 21, e uno stile vintage e semplificato.
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¡ª ?Lo sviluppo di un motore pi¨´ moderno, con 40 Cv e prestazioni all¡¯altezza della concorrenza pu¨° lasciare supporre che siano allo studio segmenti diversi e mai esplorati da Royal Enfield. Non bisogna infatti dimenticare che la nuova Himalayan rappresenta una vera e propria rivoluzione per le novit¨¤ introdotte, a cominciare dal raffreddamento a liquido, mai utilizzato prima in 122 anni di storia da una casa che aveva puntato tutto sulla massima semplicit¨¤. Le innovazioni sono state valutate a lungo, perch¨¦ chi lavorava al nuovo progetto era consapevole del fatto che il salto generazionale avrebbe potuto spiazzare e deludere lo zoccolo duro dei clienti alla ricerca di un prodotto che nessuna altra azienda era in grado di proporre.
gli ostacoli dell'himalayan
¡ª ?In realt¨¤ motore e moto erano gi¨¤ pronti per essere presentati un anno fa, "ma c'erano alcune cose che volevamo mettere a punto - sottolinea Wells - quindi abbiamo rimandato il lancio concentrandoci sulla priorit¨¤ di fare tutto per bene. L¡¯obiettivo era quello di non commettere gli stessi errori del lancio della prima Himalayan, che aveva evidenziato problemi iniziali. Eravamo fermamente convinti che non volevamo che ci¨° accadesse di nuovo, quindi abbiamo dedicato moltissimo tempo e sforzi per testare fino in fondo ogni elemento". Uno tra gli elementi pi¨´ discussi era il passaggio dalla strumentazione analogica al cruscotto Tft. Fino all¡¯ultimo la soluzione pi¨´ convenzionale non ¨¨ stata scartata, ma poi la scelta ¨¨ caduta su una soluzione digitale priva di ogni elemento grafico superfluo. Se la scrambler ¨¨ la variazione sul tema che con maggiore probabilit¨¤ vedr¨¤ la luce, ¨¨ facile prevedere che lo sviluppo della famiglia proseguir¨¤ con modelli dall¡¯impostazione stradale al 100 per cento, con stile pi¨´ o meno vintage e caratteristiche non esclusivamente turistiche.
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