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Sanlorenzo 50Steel, lo yacht che trasforma il metanolo in idrogeno
Sanlorenzo stato il primo cantiere a portare le grandi firme dellĄŻarchitettura a bordo, affidando la realizzazione degli interni dei suoi superyacht a firme autorevoli quali Rodolfo Dordoni, Citterio Viel, Piero Lissoni (dal 2018 Art Director dellĄŻazienda), Patricia Urquiola e Studio Christian Liaigre. Il cantiere di Ameglia (La Spezia) ¨¨ stato anche il primo che ha introdotto soluzioni rivoluzionarie per lo yachting, come le terrazze a scafo, il layout asimmetrico o il concetto di open space a bordo. Oggi Sanlorenzo si apre alla sostenibilit¨¤ e nel suo percorso verso la neutralit¨¤ carbonica, raggiunge un traguardo importante: 50Steel, il primo superyacht al mondo con sistema fuel cell a metanolo verde per lĄŻenergia di bordo. Grazie a questa soluzione, 50Steel ha gi¨¤ ricevuto la certificazione Sea Index, rilasciata dallo Yacht Club de Monaco e da Credit Suisse in collaborazione con LloydĄŻs Register. Si tratta di un riconoscimento che valuta l'efficienza energetica e dellĄŻimpatto ambientale dello yacht, misurata in base alle emissioni di CO2 prodotte. Anche per questo 50Steel ¨¨ stato uno dei protagonisti assoluti dei tre grandi?saloni nautici di settembre, come era prevedibile gi¨¤ al varo tecnico in maggio.
MASSIMA SICUrezza
ĄŞ ?Il sistema introdotto da Sanlorenzo ¨¨ il Reformer Fuel Cell. Prodotto da Advent Technologies, partner di Siemens Energy nella costruzione del sistema sviluppato con Sanlorenzo, ¨¨ composto da un Reformer in grado di trasformare il metanolo verde in idrogeno e contestualmente - attraverso le Fuel Cell - alimentare tutti gli apparati di hotellerie senza che lĄŻidrogeno venga stoccato a bordo. LĄŻazione di reforming avviene a condizioni normali di pressione e ad una temperatura leggermente pi¨´ elevata rispetto ad un fuel cell tradizionale: non sussistono particolari criticit¨¤ in termini di sicurezza. La cella a combustibile produce come unico residuo vapore acqueo, il quale non viene rilasciato nell'ambiente bens¨Ź, attraverso un condensatore, riconvertito in acqua, che viene poi riutilizzata per produrre la miscela per la cella a combustibile, composta per il 60% da metanolo e per il 40% da acqua. L'energia prodotta dalle fuel cell non viene immagazzinata, ma utilizzata immediatamente. Il sistema ¨¨ composto da 20 moduli che generano ciascuno 5 kW, per un totale di 100 kW. Pertanto, il sistema non prevede l'uso combinato di generatori diesel, e solo in caso di picchi di domanda di energia verranno utilizzate batterie al litio, che hanno una capacit¨¤ calcolata di circa 600 kW. In pratica,?vuol dire soste in rada nel silenzio totale e senza consumo di combustibile: quindi zero emissioni per il 90% del tipico tempo di utilizzo di un superyacht. Nella navigazione "normale", 50Steel utilizza due motori diesel Man da 1.066 kW, che consentono la velocit¨¤ massima di 16 nodi tenendo in crociera da 11 a 12,5 nodi. LĄŻautonomia ¨¨ intorno a 5.500 miglia.
SALA MACCHINE NASCOSTA
ĄŞ ?Con 50Steel, Sanlorenzo introduce anche l'innovativa Her (Hidden Engine Room) che consente di introdurre nuovi modi di interpretare lo spazio modificando il layout tradizionale della barca. La sala macchine trova una nuova disposizione e, dai due livelli occupati usualmente, si passa a uno sviluppo orizzontale degli apparati di propulsione con una conseguente nuova distribuzione della zona tecnica. Questo consente di sfruttare nuovi spazi nellĄŻarea del lower deck (ponte inferiore) dove prende vita un salone aggiuntivo, denominati Ocean Lounge, in diretta connessione con lĄŻampio beach club di poppa (dotato di piscina) e con lĄŻarea guest, dove alle cabine si aggiunge lĄŻarea palestra e spa.?Grazie allĄŻinedito layout, la dining room pu¨° vantare altezze nette che variano da 2,1 metri fino a 3,35 metri, impensabili negli yacht tradizionali. 50Steel misura 50 metri fuori tutto per 9,40 di larghezza e 2,96 di immersione a pieno carico. Dieci gli ospiti a bordo, assistiti da nove membri dell'equipaggio.
ZUCCON E LISSONI
ĄŞ ?Il progetto di 50Steel, concepito insieme allo studio di progettazione multidisciplinare Zuccon International Project, si sviluppa su cinque ponti sfalsati che generano ambienti con importanti volumi e riducendo partizioni e barriere. Il fulcro del progetto dĄŻinterni ¨¨ rappresentato dalle scale, studiate per lasciar trasparire la luce, che generano flussi inediti e collegano le diverse aree, a partire dalle gi¨¤ citate area palestra e spa sino al secondo salone del ponte superiore). Il dialogo tra gli ambienti si concretizza nella visione di Piero Lissoni che interpreta in chiave contemporanea i classici stilemi del passato, dando vita a spazi dallĄŻaria sofisticata utilizzando elementi quali i soffitti a cassettoni e le pareti in legno scuro.?Un progetto sfidante, per il quale Piero Lissoni ha impiegato anche la tecnologia 3D, che ha permesso di sovrapporre il modello tecnico sviluppato da Sanlorenzo a quello architettonico, garantendo un elevato controllo su ogni dettaglio.?Ognuno dei cinque ponti ¨¨ articolato su due livelli, una soluzione che supera la classica suddivisione in ponti verticali, sviluppando lĄŻasse orizzontale degli spazi con inediti giochi di prospettiva e connessioni inaspettate. LĄŻeffetto complessivo ¨¨ di un vasto spazio unico che, grazie alle ampie superfici vetrate, dialoga costantemente con lĄŻesterno e con il mare. La nuova e dirompente architettura interna risulta tuttavia impercettibile dal profilo esterno, che mantiene una linea pulita ed essenziale. In perfetto stile Sanlorenzo.
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