IL FORUM
Vivai, propriet¨¤ e sentenza Diarra: anche l'Europa cerca soluzioni
I fondi d¡¯investimenti, le multipropriet¨¤, la necessit¨¤ di contenere i costi, i giovani e la sentenza Diarra: il Football Business Forum di ieri mattina ha messo in mostra che, anche a livello europeo, il calcio ha criticit¨¤ da affrontare e risolvere. L¡¯appuntamento, nato dalla collaborazione della Gazzetta dello Sport e della Sda Bocconi School of Management, ¨¨ stato un ¡°assaggio¡± dell¡¯evento che si terr¨¤ in Bocconi a Milano il 7 novembre 2025, ma l¡¯importanza degli ospiti presenti al Teatro Sociale di Trento ha dato parecchi spunti di riflessione.
modello nba
¡ª ?Gli onori di casa li ha fatti Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs Mediagroup nonch¨¦ numero uno del Torino: "Il sistema ¨¨ in pericolo - ha detto -, non solo in Italia, ma anche all¡¯estero. Nel Regno Unito, dove ci sono entrate straordinarie, alcune societ¨¤ hanno problemi economici e hanno perso tanti soldi. La situazione peggiora anno dopo anno e l¡¯unico modo ¨¨ tenere sotto controllo i costi. Come? Introdurre un tetto salariale come ha fatto l¡¯Nba, ¨¨ una possibilit¨¤, ma bisogna trovare un accordo tra tanti Paesi. L¡¯Italia da sola non pu¨° introdurlo, altrimenti si auto eliminerebbe dalla competizione. Per quel che riguarda il Torino una cosa da fare meglio ¨¨ lo scouting in tutto il mondo per trovare talenti: pensare alla sostenibilit¨¤ e investire nel settore giovanile sono due delle necessit¨¤".
fondi e cioccolata
¡ª ?Forte della sua esperienza internazionale in pi¨´ ruoli (calciatore, allenatore e dirigente), Leonardo ha aperto l¡¯argomento relativo ai fondi d¡¯investimento: "Io credo nei progetti a lungo termine perch¨¦ nel calcio ¨¨ difficile costruire qualcosa in due-tre anni: chi sceglie questa soluzione, specula. La presenza di tanti fondi di investitori americani ¨¨ legata alla facilit¨¤ di acquistare club in Europa rispetto agli Stati Uniti, dove i costi sono maggiori. Se per¨° ti affidi a manager che non conoscono il contesto, le tradizioni e il background di una societ¨¤, tutto diventa difficile. Le squadre di calcio non sono fabbriche di cioccolato: i giocatori e gli staff tecnici si gestiscono solo con specifiche competenze. Di certo i fondi di private equity non vanno paragonati ai fondi sovrani come quello del Qatar che ha rilevato nel 2011 il Psg: l¡¯emiro ha rafforzato il brand, costruito un centro sportivo e ora vuole anche lo stadio. Ha comprato il club per restare e vincere, non per rivenderlo".
multipropriet¨¤ e diarra
¡ª ?E poi c¡¯¨¨ il discorso delle multipropriet¨¤ che Leonardo ha introdotto ("A me non piacciono: ¨¨ gi¨¤ difficile gestire una squadra, figuratevi 5-6... Non si tratta di un modello utile per il mondo del calcio"), ma che ¨¨ stato approfondito da Andr¨¦ Villas-Boas, ex tecnico di Porto, Chelsea e Tottenham, da qualche mese presidente dei Dragoni: ?Le multipropriet¨¤ sono un pericolo. Il Porto da sempre funge da ponte tra il Brasile e i top club europei: acquistiamo i ragazzi promettenti e li facciamo crescere prima di rivenderli. Adesso invece alcune delle principali formazioni del mondo prendono i giovani e li appoggiano a societ¨¤ satelliti che a volte poi incrociano nelle coppe europee. Non ¨¨ giusto e la Uefa deve vigilare. Il futuro? Anche se la sentenza Diarra preoccupa, sono convinto che il Porto in 3-4 anni sar¨¤ di nuovo sostenibile".
vds e barnaba
¡ª ?L¡¯ex dirigente dell¡¯Ajax, ed ex portiere della Juventus, Edwin Van der Sar, ¨¨ tornato sulle parole di Cairo: "Ovunque i costi maggiori vengono sostenuti per comprare i cartellini e soprattutto per pagare gli stipendi dei calciatori: questa escalation va fermata. All¡¯Ajax volevamo tenere i nostri talenti, ma dopo 3-4 anni ¨¨ normale che chiedano di essere ceduti in Inghilterra, Italia, Spagna o Germania. Abbiamo sempre lavorato tanto sui giovani perch¨¦ sono il futuro e, solo se dai loro spazio in prima squadra, possono sorprenderti". Alessandro Barnaba, manager italiano ex Jp Morgan e attuale proprietario del Lilla, ha fatto una riflessione sui fondi: ?Non hanno con il calcio un approccio di lungo periodo: vogliono comprare i club a basso costo e creare le basi per poi rivenderli in 3 o meglio 4 anni. Guadagnando... Non so se sia un modello vincente, ma pu¨° essere utile per il mondo del pallone?. Interessante anche il parere di Stefano Caselli, dean di Sda Bocconi School of Management: ?I Private equity possono essere uno degli strumenti in grado di consentire un salto di livello al calcio. Bisogna vedere per quanto tempo si impegnano, ma le grandi famiglie di mecenati stanno uscendo da questo sport".
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