Galleria del vento virtuale e stampante 3D: cos¨¬ nascono le superbici di Ganna
Oggi la 57? edizione della Tirreno-Adriatico si apre a Lido di Camaiore con una cronometro di 13,9 chilometri. Ci sono appena tre curve: una in partenza a destra, due a sinistra in pochi metri al giro di boa a Forte dei Marmi dopo 5600 metri. Sar¨¤ una sfida ad altissima velocit¨¤ tra i pi¨´ grandi specialisti: il due volte iridato Filippo Ganna, lo sloveno Tadej Pogacar e il belga Remco Evenepoel. Ganna user¨¤ la bici Pinarello “Bolide”, che nella versione realizzata per lui, con ruote speciali, arriva a 25mila euro: ecco tutti i segreti della sua realizzazione.
Infografica
Dalla strada al web
¡ªQuando nel 1994 Miguel Indurain decide di attaccare il record dell’Ora, il calco della sua bici Pinarello (la stupenda Espada) era fatto in gesso, a mano. e pesava 25-28 chili. Veniva poi sbozzato per creare lo stampo. Adesso le biciclette in carbonio di Pippo Ganna nascono in galleria del vento virtuali, con software specializzati Cfd per simulare i flussi aerodinamici: ma tutto questo esiste solo sul “cloud” del web, lo spazio virtuale condiviso, dove effettuare infinite simulazioni.
Costi
¡ªOgnuna costa 200-250 euro, ma ne serve almeno un migliaio per la forma definitiva del telaio: fino a 200 a settimana. Fausto Pinarello, presidente dell’azienda, dice: “Il costo ¨¨ almeno di 100mila euro, ecco perch¨¦ la Ricerca e Sviluppo ¨¨ fondamentale per un’azienda come la nostra”. Prendete la forcella: ¨¨ la prima parte del telaio investito dall’aria, la sua forma “spezza” il flusso e determina come impatter¨¤ sul corpo del corridore. Dal computer si passa poi alla stampante 3D che, nella stessa azienda, realizza la prima bici: “Basta un weekend e ce l’abbiamo tutta, cos¨¬ vediamo subito com’¨¨ venuta”, racconta Massimo Poloniato, l’ingegnere capo di Pinarello che ¨¨ soprannominato Dumoulin per la somiglianza con il campione olandese.
Benvenuti nell’azienda trevigiana fondata da Nani, storica maglia nera del Giro d’Italia, per scoprire come nascono le nuovissime Dogma F da strada e la Bolide da cronometro che usano Filippo Ganna e il team Ineos-Grenadiers. “Dogma F rigorosamente a disco, siamo entrati anche noi nel “disco club” — spiega Pinarello —. ? una bici all-around, a 360 gradi, che va bene per scalatori, velocisti e passistoni, da Pidcock che ha 46 e mezzo di telaio a Ganna che ha il 59 e mezzo. ? quella che Pippo user¨¤ alla Sanremo e alla Roubaix: cambieranno solo ruote e gomme in base al percorso”. L’ingegner Poloniato entra nel tecnico: “Si parte da un progetto vincente cone la Dogma F12 e si evolve. Si fissano pesi e aerodinamica, e si parte con le idee. La bici ¨¨ messa in una galleria del vento virtuale con il vento che la investe a 50 all’ora, e con vari angoli di attacco, ottimizzata per le condizioni che si trovano in gara. La metodologia ¨¨ identica per bici da strada e cronometro. Modifichiamo forcella o tubo obliquo per nascondere meglio la borraccia, micro-variazioni, anche migliaia di volte. Sul “cloud” c’¨¨ una potenza di calcolo quasi illimitata e in due ore hai i risultati”. Curiosit¨¤: il primo nuovo telaio che viene realizzato ha la misura 53, la stessa di Pinarello... e di Bernal.
I cavi integrati, la linea pulita, i passaggi interni; la nuova struttura della forcella che con il freno a disco sopporta stress pi¨´ intensi. Ancora l’ingegner Poloniato: “Sui componenti, facciamo test di fatica e durata per garantirne la sicurezza, e per prestazioni (rigidezza). Sui pedali, per 100mila cicli, si applica una forza di 120 chili per pedale. Oppure il crash test sulla forcella, fissata in orizzontale e colpita da un peso di 22 chili da 64 cm. Come se andasse a tamponare una macchina o colpisse un muro. Si flette, ma resiste”. E il telaio? “Viene bloccato, si applicano 80 kg sulla sella, 120 kg a pedale, 30 kg sul manubrio, e via per 2 giorni continui di test”. La chiave ¨¨ nel carbonio giapponese: il telaio ne ha sette strati diversi, e la rigidezza o il comfort dipendono dal tipo di fibra, dal disegno e dalla resina. tipo di resina. Pinarello: “E come in F.1 si pu¨° guadagnare peso con la verniciatura, 2 mani invece di 4, per risparmiare 30-40 grammi”. Il cambio elettronico semi-wireless, le batterie per il cambio e il misuratore di potenza (integrato nella pedivella)... Ora bisogna solo pedalare.
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