dietro le quinte
MTB, ecco come nasce e si gestisce un trail in un bike park
¡°Rispetta la natura, rispetta le regole, rispetta i pedoni, sii responsabile¡±. Il messaggio ¨¨ stampato su un adesivo applicato su tutte le bici che Danger Zone noleggia nel Dolomiti Paganella Bike tra Andalo, Fai e Molveno, sulle Dolomiti di Brenta, a pochi chilometri da Trento. Declinato a tutti i livelli, d¡¯altronde, il rispetto ¨¨ il valore su cui dovrebbe basarsi tutta l¡¯attivit¨¤ di un qualsiasi bike park. Il rispetto dell¡¯ecosistema (e quindi anche degli animali) per chi traccia i percorsi, il rispetto da parte dei biker dell¡¯ambiente in cui si divertono e degli altri utenti, che siano in bici o a piedi nei tratti condivisi. Con l¡¯esplosione di popolarit¨¤ delle discipline gravity della mountain bike, infatti, il numero di ciclisti che frequentano i bike park ¨¨ cresciuto a dismisura negli ultimi anni. Questo significa che i gestori devono studiare costantemente nuovi trail da proporre ma, allo stesso tempo, gestire la manutenzione di quelli esistenti, nel tentativo di preservarli e renderli sicuri perch¨¦ l¡¯equazione, in fondo, ¨¨ semplice: pi¨´ persone girano su un tracciato, pi¨´ il tracciato si consuma.
DALL¡¯IDEA AL RISULTATO
¡ª ?Ma come nasce e come si gestisce un trail in un bike park? A uno sguardo inesperto, pu¨° sembrare che l¡¯intervento dei designer dei percorsi si limiti a dossi, curve e paraboliche. In realt¨¤, ogni centimetro del trail ¨¨ studiato a tavolino e neanche le foglie sono l¨¬ per caso. ¡°La realizzazione di un nuovo trail parte innanzitutto dall¡¯analisi del contesto in cui deve nascere, perch¨¦, per esempio, le caratteristiche del terreno dolomitico sono diverse dalle Alpi occidentali¡± spiega Ezio Cattani, trail builder del Dolomiti Paganella Bike, a margine dell¡¯edizione 2021 degli MTB Talks, l¡¯annuale convegno internazionale sul mountain biking, in cui si ¨¨ discusso di come la mountain bike possa diventare il catalizzatore per lo sviluppo di nuove e pi¨´ sostenibili forme di turismo. ¡°Individuate le caratteristiche morfologiche del luogo, si comincia a studiare il percorso in funzione del livello di utenza che il committente vuole raggiungere. A quel punto cominciano i primi problemi perch¨¦ bisogna rispettare le propriet¨¤ private, le zone di preservazione ambientale, bisogna ottenere le autorizzazioni necessarie¡ Tutte variabili che portano a soluzioni di compromesso che, nei fatti, stravolgono il disegno ideale studiato a tavolino¡±.
L¡¯EVOLUZIONE DELLA MTB
¡ª ?Di fatto, come quando si ¨¨ in sella, chi si ferma ¨¨ perduto. ¡°Quello della mountain bike ¨C prosegue Cattani ¨C ¨¨ un mondo in continua espansione ed evoluzione. Il downhill, e il gravity pi¨´ in generale, di 5-10 anni fa sono completamente diversi, cos¨¬ come le bici e l¡¯utenza sono cambiate radicalmente. Prima scendevano solo gli esperti, ora la MTB ¨¨ diventata molto pi¨´ accessibile e quindi bisogna contemplare le esigenze di tutti, dai principianti che vogliono imparare e comunque divertirsi, agli esperti che ricercano tracciati pi¨´ estremi¡±. E, con l¡¯utenza che si ¨¨ ampliata, anche la gestione manutentiva degli impianti richiede sempre pi¨´ attenzione. ¡°Qui sulla Paganella abbiamo anche il ¡®problema¡¯ di un¡¯apertura stagionale lunghissima che rende ancora pi¨´ complicato organizzare la manutenzione, sia per la necessit¨¤ di personale formato e macchinari specifici, sia per i tempi di intervento. Ultimamente abbiamo cominciato a lavorare alle 4 del mattino per non essere d¡¯intralcio sui tracciati, ma, dalla prossima stagione, sperimenteremo interventi notturni, anche se sui sentieri in montagna non ¨¨ sempre semplice¡±.
LA MANUTENZIONE DEI TRACCIATI
¡ª ?Quando si parla di manutenzione dei tracciati, si intende una serie di interventi eseguiti durante la stagione, alcuni quotidiani, altri periodici, ma anche lavori una tantum per ripristinare i flow. ¡°In stagione tutti i giorni facciamo interventi di controllo dello stato dei tracciati, pulizia e rimozione di piccole pietre. Ogni settimana, di solito al venerd¨¬, facciamo un intervento pi¨´ importante, spesso con lo scopone per togliere il ghiaino. E poi ci sono gli interventi pi¨´ sostanziosi, che di solito vengono fatti all¡¯inizio o alla fine della stagione con l¡¯ausilio di macchinari specifici. Viene tolto il materiale presente, viene trattato e fresato a seconda delle necessit¨¤ e poi riposizionato, piastrato, bagnato per ricreare la superficie originale che si vuole ripristinare. E parallelamente si lavora per migliorare il tracciato, per esempio sulle curve¡±. Infine c¡¯¨¨ il capitolo radici, uno degli elementi che, pi¨´ di tutti, influisce sul grado di difficolt¨¤ dei trail. ¡°Di solito le copriamo ¨C spiega ancora Cattani ¨C. Una volta venivano tagliate, ma ora per fortuna c¡¯¨¨ una sensibilit¨¤ maggiore nei confronti dell¡¯ambiente. Sui trail naturali vengono coperte poco, anche perch¨¦ si lavora a mano e non c¡¯¨¨ troppo materiale disponibile. Nei bike park, invece, vengono solitamente coperte con 30-40 cm di terreno, a meno che non ci si decida di lasciarle, in funzione del grado di difficolt¨¤ che si vuole dare al percorso. In quel caso, per¨°, si sceglie in maniera accurata quali lasciare esposte e quali sotterrare¡±.
LE CRITICIT¨¤
¡ª ?Uno degli aspetti pi¨´ critici nella gestione di un bike park, e qui si torna al valore del rispetto, ¨¨ la convivenza tra biker e pedoni nei tratti comuni. ¡°In alcuni casi ¨C conclude il trail builder ¨C abbiamo messo paletti e reti che, per¨°, spesso vengono abbattuti, nonostante l¡¯ampia visibilit¨¤ e i cartelli. A volte interveniamo posizionando tronchi o pietre che modifichino il tracciato (e che capita anche di vedere rimossi dai ciclisti), altre volte, quando abbiamo le autorizzazioni, proviamo a modificare il layout del percorso per ridurre al minimo le possibilit¨¤ di incidenti¡±. E poi c¡¯¨¨ la questione allargamento delle linee di passaggio che in alcuni casi superano anche i 10 metri. ¡°Restringerle, in alcuni casi, ¨¨ davvero complicato e richiede ingegno¡±. Anche se a volte basterebbe solo un po¡¯ di rispetto in pi¨´. Da parte di tutti.
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