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Profili bloccati su Twitter per i giornalisti che parlano di Elon Musk
Non disturbare il conducente. Potrebbe essere questo il nuovo cartello da esporre su Twitter dopo le ultime vicende che hanno coinvolto alcuni giornalisti che hanno scritto di Elon Musk e di Twitter. Secondo quanto riporta Il Post almeno otto giornalisti si sono ritrovati con l'account improvvisamente bloccato, impossibilitati a entrare e soprattutto irraggiungibili dagli altri utenti, con tutti i loro post scomparsi.?Sarebbero stati bloccati i profili di Ryan Mac del New York Times, Drew Harwell del Washington Post, Donie O'Sullivan della CNN, Micah Lee di The Intercept, Matt Binder e i freelance Aaron Rupar e Tony Webster. Non solo ma ¨¨ stato sospeso l'account di Mastodon, la piattaforma social che viene vista come l'alternativa a Twitter.
L'unico punto in comune tra tutti questi giornalisti sembra proprio essere Elon Musk. Il gruppo dei cancellati da Twitter si sarebbe in passato occupato del neo proprietario della piattaforma social. Soprattutto sembra che la loro colpa principale sia stata quella di occuparsi del caso di ElonJet, l'account creato da un ventenne, Jack Sweeney, con cui tracciava gli spostamenti del jet privato di Elon Musk.?
Non solo il suo account ¨¨ stato chiuso ma sembra che sia stata aperta un'azione legale contro il ragazzo. Sulla sua piattaforma Musk ha spiegato che "va benissimo criticarmi tutto il giorno, ma fare il doxxing della mia posizione in tempo reale e mettere in pericolo la mia famiglia no. E queste regole di doxxing si applicano a tutti, anche ai giornalisti". Il termine doxxing indica la pubblicazione di informazioni personali di un'altra persona con intento malevole. "Hanno pubblicato la mia posizione in tempo reale, in pratica le coordinate dell'assassinio, in ovvia violazione dei termini di servizio di Twitter". Il problema per¨° ¨¨ che questi giornalisti non avrebbero condiviso la posizione ma si sarebbero limitati a parlare del tema.
La motivazione non ha convinto l'Unione Europea con la vicepresidente per i valori e la trasparenza della Commissione Europea Vera Jourova, che proprio su Twitter ha criticato la sospensione arbitraria di giornalisti "il Digital Services Act dell'Unione Europea, richiede il rispetto della libert¨¤ dei media e dei diritti fondamentali", minacciando anche sanzioni.
Non sono mancate le reazioni della stampa americana. Ryan Mac del New York Times ha spiegato di non aver ricevuto alcun avviso mentre il Washington Post ha commentato dicendo come questa mossa contrasta l'affermazione di Musk di voler gestire Twitter come una piattaforma per la libert¨¤ di parola, aggiungendo anche che "l'instabilit¨¤ e la volatilit¨¤ di Twitter dovrebbe essere fonte di preoccupazione per chi lo utilizza".
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