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Leggeri, una campionessa del mondo nello staff dell'Italia: "Non vedo l'ora di aiutare"
I grandi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. E quello di Manuela Leggeri con la Nazionale ¨¨ stato sicuramente un grande amore. La capitana dell¡¯Italia d¡¯oro al Mondiale di Berlino ha esordito in maglia azzurra a 18 anni e fino all¡¯addio nel 2004 ¨¨ stata protagonista del primo ciclo vincente dell¡¯Italia femminile, oltre che del campionato. E ora il suo nome torna nell¡¯Italia come assistente allenatrice del c.t. Julio Velasco per la stagione che porta all¡¯Olimpiade. Una presenza voluta fortemente dal c.t. italoargentino che sin dalla sua presentazione ha sottolineato il desiderio di avere una presenza femminile importante nel suo staff. E per Manuela, allenatrice del Miovolley Piacenza fra Under 16 e serie C ¨¨ stato come fare un salto indietro nel tempo. Lo racconta ridendo: ¡°Mi ¨¨ arrivata la telefonata da un numero che non conoscevo, ¨¨ gi¨¤ ¨¨ un miracolo che ho risposto. Mi aspettavo una pubblicit¨¤ o un call center e invece mi saluta Julio Velasco. Avevo il cuore in gola e continuavo a pensare che avesse sbagliato invece mi ha spiegato che voleva proprio la mia collaborazione come ex giocatrice di alto livello e allenatrice¡±?
E poi??
¡°Poi abbiamo parlato di quello che si aspettava. Dovevamo aspettare la ratifica del consiglio federale ma io non sapevo quando era esattamente, cos¨¬ quando sono cominciati ad arrivare i messaggi di congratulazioni sono corsa a guardare il comunicato e il mio nome era davvero l¨¤ con Bernardi e Barbolini. Ho provato la stessa emozione della prima convocazione che ero una bambina¡±?
Un¡¯occasione imperdibile che arriva al momento giusto.?
¡°Sicuramente una grande occasione di imparare con un gruppo di tecnici eccezionali. Sono pronta a fare la spugna per assorbire quanto possibile ma mi sembra ancora incredibile. Mi sembra come se fosse un regalo che mi ha fatto Loris (il marito di Manuela che ¨¨ venuto a mancare meno di un anno fa per malattia, ndr). E¡¯ un momento molto importante. E poi spero che il mio bagaglio da giocatrice mi permetta di portare il mio mattoncino alla causa¡±.?
Velasco ci teneva molto alla presenza femminile. Lei dalla sua esperienza di giocatrice che ha avuto due delle pochissime allenatrici di alto livello in circolazione (Simonetta Avalle e Jenny Lang Ping) pensa ci sia effettivamente una differenza??
¡°S¨¬, anche se io ho avuto ottimi rapporti anche con allenatori maschi. Per¨° il rapporto che si stabilisce ¨¨ diverso. C¡¯¨¨ un attenzione in certi particolari e la libert¨¤ di parlare di tutte le problematiche anche private diversa. Poi io ho avuto anche come prima allenatrice una donna, Stefania Rizzi, e non ¨¨ un caso che lei e Simonetta sono le prime due persone che ho chiamato. Simonetta mi ha portato in serie A che ero ancora una ragazzina, mi ha fatto crescere anche umanamente e il rapporto che ho con lei ¨¨ sicuramente diverso. Ma anche con Jenny Lang Ping che era un personaggio a livello internazionale molto forte. Per¨° hanno un modo di rapportarsi diverso¡±?
Gli ultimi anni di Nazionale sono stati caratterizzati da polemiche e difficolt¨¤ di gestione. Che cosa pu¨° portare lei che ha vissuto la popolarit¨¤ del primo gruppo vincente azzurro??
¡°Erano tempi diversi sicuramente anche come strumenti. I social non c¡¯erano ma il modo per criticare e fare polemiche si trovava comunque. C¡¯¨¨ bisogno di costruire un gruppo con un obiettivo comune e capire che le critiche all¡¯interno del gruppo devono essere costruttive perch¨¦ si lavora tutte per un medesimo obiettivo. E c¡¯¨¨ bisogno di tutte. E isolarsi dall¡¯esterno. Ho sempre pensato che in campo c¡¯¨¨ la Leggeri ma fuori c¡¯¨¨ Manu e chi scrive Manu non la conosce. Quindi non bisogna permettere all¡¯esterno di intaccare le tue sicurezze. La critica alla giocatrice va bene, il resto va lasciato fuori¡±?
Quindi pronta per entrare nel nuovo ruolo??
¡°Intanto devo finire la stagione con la mia societ¨¤ ma se penso a quello che sar¨¤ il primo raduno mi manca il fiato. Ho sempre pensato che non mi mancava la pallavolo giocata ma l¡¯emozione della maglia. E ora quell¡¯emozione la prover¨° ancora. Sar¨¤ bellissimo¡±
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