Q uando mette il cappellino in testa, Jannik Sinner si isola dal mondo: lo ha raccontato lui stesso, da quel momento esiste solo il tennis. Ma ¨¨ quando tira fuori la racchetta dal borsone che comincia a fare sul serio. Tutto parte dal giocatore, dalla sua testa, dal fisico, dalle qualit¨¤ biomeccaniche e neuromuscolari. Per¨° lo strumento ¨¨ fondamentale, al punto che quando trova la ¡°sua¡± racchetta un tennista farebbe (e spesso fa) l¡¯intera carriera con lo stesso modello. Solo modificando, per motivi di sponsor, il disegno grafico e i colori: cos¨¬ nel negozio arriva la nuova racchetta del campione, ma in realt¨¤ ¨¨ sempre la stessa, al massimo con qualche lieve modifica. Vale per tutti e anche per la Head Speed di Jannik, affezionato ormai da anni al suo strumento. Che ¨¨ composto di materiali diversi da quelli riservati agli amatori. I modelli per i professionisti della Head sono denominati ¡°Pro Stock¡±. La differenza sostanziale la fanno tre cose: l¡¯intensit¨¤ della grafite utilizzata (che pu¨° rendere pi¨´ rigido o pi¨´ morbido l¡¯attrezzo in base a quanto sia intrecciata la maglia), la distribuzione del peso (che pu¨° essere in testa, sul cuore o perfino sul manico) e l¡¯inerzia.
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L'arma di Sinner: i segreti della sua racchetta, cos¨¬ colpisce pi¨´ forte di tutti
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