Tutti in campo
Mbanda: "A Milano ¨¨ scoppiato l'amore per il rugby"
Chi trova un amico trova un tesoro. Lo dimostra la storia di Maxime Mbanda che grazie ai suoi compagni di scuola ha scoperto il rugby, lo sport che gli ha cambiato la vita.
Maxime, come si ¨¨ appassionato al rugby?
"Sono nato a Roma ma lĄŻamore per il rugby me lĄŻha trasmesso Milano. Dopo la scuola i miei compagni mi invitavano a giocare con loro, ero abbastanza grosso ma non conoscevo le regole, i miei genitori mi hanno sempre insegnato a essere educato con tutti, a non alzare mai le mani. Cos¨Ź ogni volta che mi buttavano a terra non sapevo come rispondere e mi mettevo a piangere. Solo dopo ho scoperto la grandezza del rugby, una valvola di sfogo per scaricare la tensione".
Esord¨Ź proprio a Milano.
"La mia prima squadra ¨¨ stata lĄŻAmatori, dove ho vissuto in prima persona lĄŻascesa del rugby milanese. AllĄŻinizio dovevamo prendere ragazzi dalle altre categorie per arrivare a 15 e poter giocare, ma col progetto della Grande Milano il rugby ¨¨ esploso".
Ci racconta il progetto?
"Tutto ¨¨ nato nel 2003 grazie allĄŻaggregazione di diverse societ¨¤: lĄŻIride di Cologno Monzese, lĄŻAmatori Rugby, il Cus Milano e il Chicken Rugby Rozzano. Quattro piccole realt¨¤ che hanno deciso di diventare grandi. Grazie a questa scelta ho esordito in Serie A1 e sono diventato grande anche io".
Che ricordi le ha lasciato quel periodo?
"Quando giocavo nellĄŻunder 18 della Grande Milano ci allenavamo allĄŻArena Civica, un luogo unico al mondo. Ho viaggiato tanto ma uno stadio cos¨Ź bello non lĄŻho mai visto. Purtroppo non pu¨° ospitare le partite delle leghe superiori perch¨Ś il campo non ¨¨ regolamentare. Nonostante questo, ha accolto la squadra pi¨´ grande di tutte".
Si spieghi meglio.
"Nel 2009 gli All-Blacks, in vista del match con lĄŻItalia a San Siro, si allenarono allĄŻArena e io, ovviamente, andai a guardarli. Rimasero incantati dalla struttura, una delle eccellenze milanesi".
Poi ¨¨ approdato al Calvisano con cui ¨¨ stato due volte campione dĄŻItalia: qual ¨¨ il titolo che le ¨¨ rimasto pi¨´ impresso?
"Entrambi gli scudetti sono stati speciali. Insieme con lĄŻesordio in Nazionale sono stati i momenti pi¨´ belli della mia carriera. Ma ci sono tante altre cose che non dimenticher¨° mai, una di queste ¨¨ il mio capitano: Paul Griffen, da lui ho imparato come si deve comportare un vero leader".
Come ci ¨¨ riuscito?
"In una gara contro il Petrarca, mi ero fatto cos¨Ź male che non riuscivo pi¨´ a muovermi, Paul se ne accorse e dopo avermi accompagnato negli spogliatoi mi rivest¨Ź completamente, dalle mutande alla maglietta. Un gesto buffo ma che ti fa capire cosa vuol dire essere un capitano".
Come si immagina il suo sport tra dieci anni?
"Mi aspetto davvero una grande crescita, non soltanto grazie ai giovani rugbisti, che sono sempre pi¨´ numerosi, ma soprattutto perch¨Ś gli allenatori del futuro saranno molto pi¨´ moderni di quelli di oggi e rivoluzioneranno questo sport: ne sono convinto. E faranno crescere tanto la nuova generazione di rugbisti".
La guida
ĄŞ ?"Tutti in campo" ¨¨ lĄŻiniziativa del Gruppo Selex, societ¨¤ leader della grande distribuzione (Famila, A&O, su scala nazionale e oltre 20 insegne locali), dedicata allo sport dilettantistico. Fino al 19 novembre i clienti dei supermercati aderenti, con la spesa, possono contribuire a sostenere le associazioni e societ¨¤ sportive dilettantistiche iscritte allĄŻiniziativa (quasi 8000), donando i "Codici Sport" ricevuti in cassa, attraverso il sito e lĄŻapp di "Tutti in Campo". Le ASD e SSD possono accedere al catalogo online, grazie al quale scegliere gratuitamente nuove attrezzature e infrastrutture per le loro attivit¨¤ (www.tuttincampo.it). Sul sito trovate gli oltre 1800 punti vendita del Gruppo Selex che aderiscono allĄŻiniziativa.
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