la classifica
MotoGP, tante cadute. Come coniugare sicurezza e show? I numeri impressionanti del 2024
Le cadute nel motomondiale non sono questione di lana caprina. E¡¯ cos¨¬ da sempre. Oggi in MotoGP si cade di pi¨´ che nell¡¯era della classe 500 del secolo scorso anche se le conseguenze, per i piloti, sono oggi assai meno pesanti. Per capire meglio le differenze, basti pensare che in 14 anni di gare mondiali Giacomo Agostini non ha superato le 10 cadute in totale, fortunatamente senza mai subire fisicamente danni gravi. Agostini, per¨°, ¨¨ stato un¡¯eccezione del motociclismo de ¡°I giorni del coraggio¡± quando a fine stagione di ogni campionato si contavano sempre piloti morti in pista o feriti gravi.
i dati
¡ª ?Nella MotoGP 2024 il record di cadute, tra prove, qualifiche e gare, ce l¡¯ha Pedro Acosta, 28 crash. Seguono i fratelli Marquez con le Ducati GP23: Marc 24 volte a terra, Alex 21. Sulla scia, Jack Miller, Brad Binder, Augusto Fernandez con 20, 19 e ancora 19 cadute che aggiunte alle 28 di Acosta danno alle RC16 un primato di cui i piloti avrebbero fatto volentieri a meno. Primo degli italiani, nelle cadute, Marco Bezzecchi, 18 volte. All¡¯opposto Luca Marini, ¡°solo¡± quattro volte fuori asfalto, alla pari di Pol Espargaro. Peggio di loro: Oliveira (6 cadute), Nakagami (7), Fernandez (8), Quartararo (9), su su tutti gli altri, gi¨¤ citati, fino al recordman Acosta (28). E i due protagonisti del mondiale 2024 Martin e Bagnaia entrambi sulle Ducati Desmosedici GP 24? Pecco ha dovuto passare a Jorge il titolo iridato MotoGP pur avendo centrato 11 vittorie, 16 podi e 7 primi posti nelle Sprint sui 20 Gran Premi disputati quest¡¯anno, otto successi in pi¨´ rispetto a Martinator. Decisivi, dunque, sono stati i 9 ¡°zeri¡± di Pecco anche se meno dei 15 di Martin. Il motivo ¨¨ semplice: un conto ¨¨ cadere in prova, un conto ¨¨ cadere in gara dove si perdono punti in classifica. Chi cade di pi¨´ ¨¨ meno bravo? Cadono di pi¨´ i piloti in cerca del tempo da prima fila in qualifica e quelli in lotta per la vittoria e il podio in corsa. Perch¨¦ si cade? Si cade per aver superato il proprio limite o, anche, per limiti di messa a punto del proprio mezzo. Si cade, per lo pi¨´, ¡°da soli¡±, molto meno per contatto con gli avversari. Nella MotoGP di oggi, come dimostrato nel duello fra Bagnaia e Martin, le cadute possono incidere in modo pesante sul risultato finale del campionato, pi¨´ che le vittorie. E¡¯ stato (quasi) sempre cos¨¬ anche nei gi¨¤ citati tempi della classe 500 ma per un motivo diverso: oggi si cade e si torna in pista la gara successiva, anche il giorno dopo, mentre in passato una caduta provocava per lo pi¨´ danni pesanti, con il pilota out per molte gare, per non dire peggio. Quindi, le cadute oggi incidono non poco sul risultato di gare e campionato della MotoGP. Modificare il regolamento con l¡¯introduzione degli ¡°scarti¡±? Con il ripetersi degli ¡°zero¡±, la classifica non cambierebbe: gli scarti sarebbero sempre inferiori agli errori. Allora? Ci sono fatti tecnici che incidono, a cominciare dalle potenze (300 Cv) e dalle velocit¨¤ (non solo gli oltre 350 km/h sul dritto ma in staccata, a centro curvo e in accelerazione). C¡¯¨¨ una moltitudine di ¡°strumenti¡± che il pilota deve gestire prima dello start e poi in corsa, ¡°deconcentrandolo¡± dalla guida. C¡¯¨¨, soprattutto, la questione gomme. Gomme che permettono pieghe e velocit¨¤ in curva prima impensabili ma che non consentono errori di nessun tipo: pochi cm oltre la linea ottimale e il crash ¨¨ assicurato. C¡¯¨¨, soprattutto, un livellamento tecnico mai visto prima, con moto sostanzialmente con le stesse potenze e le stesse velocit¨¤, dove basta girare un decimo pi¨´ piano del battistrada per finire fuori dal podio, addirittura fuori dalla top five. I nuovi regolamenti MotoGP dal 2027 dovrebbero incidere positivamente anche sulla sicurezza. Vietato illudersi. Nel motociclismo ¨¨ sempre stato difficile coniugare corse sicure con corse combattute e spettacolari.
Cadute nella MotoGP 2024
¡ª ?- Pedro Acosta (GasGas Tech3/Ktm): 28
- Marc Marquez (Gresini/Ducati): 24
- Alex Marquez (Gresini/Ducati): 21
- Jack Miller (Ktm): 20
- Brad Binder (Ktm): 19
- Aleix Espargaro (Aprilia): 19
- Augusto Fernendez (GasGas Tech3/Ktm): 19
- Marco Bezzecchi (VR46/Ducati): 18
- Joan Mir (Honda): 17
- Jorge Martin (Pramac/Ducati): 15
- Franco Morbidelli (Pramac/Ducati): 15
- Johann Zarco (Lcr/Honda): 15
- Enea Bastianini (Ducati): 13
- Fabio Di Giannantonio (VR46/Ducati): 13
- Alex Rins (Yamaha): 10
- Maverick Vi?ales (Aprilia): 10
- Francesco Bagnaia (Ducati): 9
- Fabio Quartararo (Yamaha): 9
- Raul Fernandez (Trackhouse/Aprilia): 8
- Takaaki Nakagami (Lcr/Honda): 7
- Miguel Oliveira (Trackhouse/Aprilia): 6
- Luca Marini (Honda): 4
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