f1 story
Eifelland E21, l'auto geniale di Luigi Colani che non ha avuto tempo di sbocciare
S¨¬ ¨¨ vero, Luigi Colani, al secolo Lutz, tedesco naturalizzato svizzero, sul finire degli Anni '40 aveva studiato aerodinamica alla Sorbona e negli Anni '50 aveva collaborato per qualche tempo con la Douglas, una delle pi¨´ importanti aziende aerospaziali al mondo. Tuttavia le inclinazioni del famoso designer erano molto pi¨´ complesse.?Le sue competenze e di conseguenza i suoi lavori erano vastissimi e spaziavano dai materiali alle tecnologie di stampaggio, ma anche e soprattutto all¡¯arte, alla fantascienza fino al design industriale e automobilistico. Anche il suo aspetto la diceva lunga, con quei baffoni e i capelli lunghi alla tedesca, abbigliato spesso in modo estroso e stravagante, col sigaro alla bocca, era quanto di pi¨´ lontano potesse esserci da un ingegnere, un?eclettico e provocatore. Nella sua lunghissima carriera (Colani mor¨¬ nel settembre 2019 a 91 anni) gli capit¨° anche di lavorare a una Formula 1 ed ¨¨ chiaro che, con queste premesse, non pu¨° essersi trattato di una Formula 1 "normale".
arte applicata
¡ª ?Gunther Hennerici, imprenditore tedesco, bazzicava gi¨¤ da tempo il mondo delle corse, sponsorizzando la promettente carriera di Rolf Stommelen nelle formule minori. Arrivato alle porte della Formula 1, agli inizi degli Anni '70, decise di fare le cose in grande mettendo in piedi una scuderia propria: la Eifelland, usando il marchio di roulotte di cui era proprietario. Il piano era di acquistare una vettura clienti (una March 721) e di farla correre nella stagione 1972, modificandola nell¡¯aerodinamica, all¡¯epoca la "nuova" scienza che tutti volevano conquistare. Nacque cos¨¬ la E21. Il telaio March e il motore V8 Cosworth rimasero quindi identici, ma la veste aerodinamica fu a dir poco sconvolta, rivoluzionata da Colani. Il principio era quello (gi¨¤ sentito) di far lavorare la vettura come un¡¯unica ala, un¡¯idea che in un certo senso stava contemporaneamente sviluppando, in modo molto meno esasperato, Forghieri sulla B3 S. La prima versione della E21 ¨¨ la pi¨´ radicale e "fuori di testa", il corpo vettura ¨¨ un enorme e lunghissimo scivolo, dal muso, tondeggiante, avvolgente e a tutta larghezza, fino alla coda, che termina con una voluminosa rampa. Tuttavia le soluzioni affascinanti non finivano qui.
soluzioni geniali, ma...
¡ª ?La Eifelland non aveva n¨¦ pance n¨¦ un airscope sopra la testa del pilota, per raccogliere l¡¯aria usava una generosa presa d¡¯aria inglobata nel volume davanti al cockpit del pilota. Inoltre, sul suddetto volume, era presente un pilone centrale, verticale, sulla cui sommit¨¤ era presente nientemeno che lo specchietto retrovisore. Tutte queste soluzioni sarebbero state effettivamente geniali, se solo avessero funzionato! Cominciamo col dire che la March 721 non era stata una vettura riuscita, le altre 721 in pista non si rivelarono molto pi¨´ veloci della E21. Oltre a questo, l¡¯aerodinamica di Colani non aveva migliorato la situazione, un¡¯idea cos¨¬ acerba ed embrionale, purtroppo, era stata perfino controproducente e senza l¡¯intenzione di svilupparla avrebbe avuto un destino segnato.?A dispetto delle dimensioni, l¡¯enorme ala-vettura non produceva abbastanza carico aerodinamico e perfino la presa d¡¯aria frontale non alimentava abbastanza il motore che quindi manifestava qualche problema di surriscaldamento. La configurazione pi¨´ impressionante fu quindi abbandonata gi¨¤ dopo i primissimi test.?
una storia breve ma poco intensa
¡ª ?Il vero campionato della Eifelland, inizi¨° in Sud Africa, seconda gara del calendario, dove la E21 si present¨° in pista in una configurazione (leggermente) pi¨´ convenzionale, ancora dotata di presa d¡¯aria anteriore, davanti al pilota e con lo specchio retrovisore centrale, priva per¨° del corpo vettura alare, con ali simili alla March ufficiale dell'anno prima: la mitica 711 con l'ala anteriore ellittica.?Il bravo Stommelen si qualific¨° con il 25¡ã tempo, a circa 1 secondo e mezzo da Pescarolo e Lauda con due March "standard". Lontanissimo Ronnie Peterson in nona posizione e ancora pi¨´ lontano Stewart, in pole, con la Tyrrell, ben 3"4 secondi pi¨´ veloce della Eifelland. Il processo di normalizzazione aerodinamica non si arrest¨° nemmeno al GP di Spagna di Jarama. Oltre a nuove ali dal disegno ancora differente, per risolvere definitivamente i problemi di raffreddamento, arrivarono due pance laterali. La macchina abbandon¨° la sua livrea full white in luogo di una pi¨´ spettacolare livrea blue e bianca, livrea che poi rimase per il resto della stagione. Una stagione che vide Stommelen cogliere risultati altalenanti, ovviamente mai soddisfacenti, una stagione che purtroppo non fu completata perch¨¦ come nelle pi¨´ classiche storie di questo tipo finirono i soldi. Hennerici non vendette solo la scuderia, ma si liber¨° di tutta la Eifelland, fabbrica di roulotte incluse e sfortunatamente per noi, la nuova propriet¨¤ non fu interessata a continuare in F1. Peccato. Perch¨¦ con un po¡¯ di tempo e qualche dollaro in pi¨´, la E21 avrebbe forse potuto ottenere qualche risultato. La storia della E21 ¨¨ stata brevissima, eppure come in altri casi, la creatura di Luigi Colani ¨¨ diventata un cult. ? superfluo dire che non lo ¨¨ per i risultati ottenuti, mediocri, ¨¨ vero, ma a suo modo, anche lei si ¨¨ meritata un posto nella grande storia della F1.?
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