la tecnica
Rastrelli, tiranti e muso che si piega (ma era un difetto). La Ferrari incuriosisce nei test
La prima giornata dei test di Formula 1 ¨¨ stata come al solito passerella per le tante diavolerie tecniche che le scuderie utilizzano per raccogliere preziosi dati in vista della stagione e degli sviluppi da apportare alle monoposto. La Ferrari in particolare ha attirato l'attenzione nella prima giornata per alcuni spunti offerti dalla SF-23.?
rastrelli
¡ª ?Pronti via e subito ecco i "rastrelli", ormai noti agli appassionati. L'utilizzo di queste griglie consente ai team di verificare la correlazione dei dati emersi dalla galleria del vento o CFD (Computational Fluid Dynamics) rispetto alla realt¨¤ della pista. L'auto, in questa condizione di assetto, consente di fornire i risultati pi¨´ realistici e l'uso dei rastrelli permette una raccolta dati molto esauriente. La comparazione dei dati ¨¨ importante per capire se ci sono eventuali errori nella galleria del vento o nella modellazione CFD, per evitare di prendere una strada sbagliata nella progettazione di una parte o un componente che al battesimo della pista non funziona come previsto.
tiranti
¡ª ?Un'altra curiosit¨¤ i tiranti comparsi sull'avantreno, ancorati all'ala. Si tratta di una soluzione sperimentata per limitare la flessione della stessa ala anteriore.
che "buco"!
¡ª ?Infine una problematica evidenziatasi durante la sessione del mattino e poi risolta. Sul muso della SF-23 di Sainz si ¨¨ visto un preoccupante piegamento della carrozzeria che si ¨¨ incavata sulla parte finale del naso per effetto, evidentemente, del flusso d'aria in rettilineo e di un problema aerodinamico. Si ¨¨ trattato di un "difetto" che i tecnici del Cavallino hanno poi risolto.
Gazzetta dello Sport
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