Mercoled¨¬, mentre Wout van Aert ci spezzava il cuore con il suo pianto disperato, Mathieu van der Poel si stava rilassando con un paio di amici su un campo di golf, la sua pi¨´ recente passione. Fortuna? No, straordinaria capacit¨¤ di scegliere gli obiettivi, di programmarli nel modo migliore, e di arrivare al momento giusto nella forma ideale. Non diciamo che Wout non sia stato sfortunato in quel tratto assassino della Dwars door Vlaanderen: stiamo dicendo che magari avrebbe potuto scegliere meglio i suoi obiettivi. Per esempio essere al via della Gand-Wevelgem, che non vale un Fiandre ma ¨¨ comunque una classica di peso, e risparmiarsi la Dwars, dura, difficile, rischiosa, e soprattutto troppo vicina al grande obiettivo di questa prima parte della stagione, cio¨¨ il Giro delle Fiandre. Come dite? Questo era il programma di van der Poel? Precisamente, infatti ¨¨ difficile che Mathieu sbagli. ? talmente lucido su quelli che sono i suoi obiettivi e sul modo di arrivarci che ¨¨ capace di dirlo con mesi di anticipo. Basta starlo ad ascoltare.
IL PERSONAGGIO
Van der Poel, il fuoriclasse che non sbaglia mai: se punta una corsa la vince
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