ciclismo
Giro Next Gen, al via l'edizione numero 47: i migliori Under 23 pedalano nel futuro
Passa da qui la strada che porta alla storia. In passato, sotto nomi diversi, il Giro Next Gen ha lanciato nel grande ciclismo futuri campioni: negli Anni 70 Moser, Battaglin, Baronchelli, Corti, nei 90 Casagrande, Pantani e Simoni. E poi la Next Gen vera e propria, i trionfatori degli ultimi quattro anni che oggi danno spettacolo nel World Tour: Tom Pidcock, Juan Ayuso, Leo Hayter e Johannes Staune-Mittet, che un anno fa vinse da grande favorito. Diciamolo subito: questĄŻanno un uomo che alla vigilia li eclissa tutti non cĄŻ¨¨. Per¨° il team Visma ha almeno quattro tra gli Under 23 pi¨´ forti al mondo. Gli olandesi Tijmen Graat (21 anni, nono nel 2023, lĄŻunico della top 10 di un anno fa che si presenta al via di Aosta), Darren Van Bekkum (22 anni, recente vincitore della Ronde de lĄŻIsard) e Menno Huising, 20 anni appena compiuti, vincitore della Fleche Ardennaise nel 2023, terzo questĄŻanno allĄŻIsard. E ancora J?rgen Nordhagen, norvegese come Staune-Mittet, 19 anni (sotto contratto fino al 2027) e un presente pure nello sci di fondo: ¨¨ campione del mondo junior nella 20 km a tecnica libera. Se la Visma ha uno squadrone, non bisogna sottovalutare le altre: la Lotto-Dstny punta sul belga Jarno Widar, 18 anni, vincitore dellĄŻAlpes Is¨¨re Tour a fine maggio, e secondo allĄŻIsard; la Tudor sfoggia il francese Mathys Rondel, 20 anni, undicesimo al Tour of the Alps tra i professionisti e recente vincitore dellĄŻOrlen Nations Gp in Polonia.
PERCORSO
ĄŞ ?Otto tappe, da oggi a domenica 16, da Aosta a Forlimpopoli attraversando la Vall¨Śe, e poi Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, 1013 km, 13.050 metri di dislivello. Da cancellare quellĄŻimmagine dellĄŻanno scorso: la salita dello Stelvio con i corridori aggrappati alle ammiraglie, la squalifica per 31 di loro, e le conseguenze che si sono viste questĄŻanno negli inviti. "Se mi chiedete se ha pesato lo Stelvio sul Giro di questĄŻanno dico n¨Ź", ammette il direttore di corsa Stefano Allocchio parlando di una corsa sulla carta meno dura, "ma la terza e la sesta tappa sono davvero toste", e molto varia, con occasioni anche per velocisti, finisseur e un avvio a cronometro ad Aosta per niente piatto.
QUI ITALIA
ĄŞ ?Al via anche la Nazionale italiana, con Mario Scirea in ammiraglia, mentre il c.t. Marino Amadori da fuori avr¨¤ un occhio per tutti gli italiani. "Sarei felice di vederne uno tra i primi cinque. I nomi da classifica sono Florian Kajamini, Ludovico Crescioli, Alessandro Pinarello, Matteo Scalco". Kajamini, 21 anni, cresciuto vicino a Bologna con la mamma olandese e altri tre fratelli e sorelle tutti ciclisti, ha vinto questĄŻanno San Vendemiano e il Giro della Provincia di Biella e soprattutto ha chiuso 15Ąă il Giro dĄŻAbruzzo con i professionisti. "Quello che spero ¨¨ che si facciano vedere, che non siano anonimi. Mi auguro che abbiano visto Pellizzari al Giro e abbiano imparato tanto. Meglio vincere una tappa che limare per arrivare nei 15". Amadori vuole pi¨´ coraggio da Pinarello e da Crescioli, pi¨´ cattiveria da Manuel Oioli, il talento piemontese della selezione azzurra al Next Gen, e pi¨´ fantasia da tutti gli azzurri. LĄŻultima vittoria di un italiano rimane quella di Mattia Cattaneo, nel 2011, troppo tempo fa.
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