storia
Quella volta che Figo firm¨° sia col Parma che con la Juve. Ma poi and¨° al Bar?a...
Questa ¨¨ una storia di accordi politici, segreti e di una lotta¡ all¡¯ultima firma. Ma andiamo con ordine. ? il novembre del 1994 e il protagonista del racconto ¨¨ un trequartista ambizioso, che con il pallone fa quello che vuole. Gioca nello Sporting Lisbona, ma sogna l¡¯Italia. Il suo nome ¨¨ Luis Figo. Il primo a muoversi ¨¨ il direttore sportivo del Parma, Giambattista Pastorello, che anticipa tutti e vola a Lisbona per parlare col calciatore. Tra l¡¯altro, gode di un ottimo rapporto con il suo agente Jos¨¦ Veiga, una sorta di Jorge Mendes dell¡¯epoca. Figo ¨¨ convinto, d¨¤ la sua parola a Pastorello e la stretta di mano tra i due sembra avere il valore di una firma. Si promettono di rivedersi a febbraio, quando il contratto potr¨¤ avere validit¨¤ giuridica.?
il blitz della juve
¡ª ?Sembra tutto a posto. Passa qualche settimana per¨° ed entra in gioco la Juve, grazie all¡¯ex compagno di Figo, Paulo Sousa. La missione parte in occasione di una trasferta della Juve proprio in Portogallo: i bianconeri sul campo vincono 1-0, fuori ci pensano Bettega, Giraudo e Moggi a definire un¡¯operazione lampo: 6 miliardi allo Sporting e firma sul contratto di Figo. Quindi va alla Juve? No. Va al Parma? Nemmeno. Qualche settimana dopo Figo si rimangia la parola con la Juve, facendo leva sul fatto di aver firmato in assenza di un notaio. La societ¨¤ bianconera se ne infischia e presenta ugualmente il contratto in Lega. Valido? Non per il Parma, che vola in Portogallo e gliene fa firmare un altro.?
tra i due litiganti...
¡ª ?L¡¯affare diventa quindi di stato. Famiglia Agnelli contro Tanzi, una sfida economica prima ancora che calcistica. Ma, stavolta, si sceglie la strada della diplomazia. I due patron si incontrano e affrontano la questione. ¡°Vale pi¨´ il nostro contratto o il vostro?¡±. Di nessuno dei due. La battaglia si rivela una contesa senza vincitori n¨¦ vinti. E tra i due litiganti¡ la spunta il Barcellona. Su assist proprio di Pastorello. Figo, infatti, in primavera chiama il direttore del Parma e lo invita in Portogallo. ¡°Vorrei chiedere una mano a lei che ¨¨ stata una delle poche persone leali in questa vicenda¡±. E cos¨¬ Pastorello lo segnala a un vecchio amico, il vice presidente blaugrana Joan Gaspart. Il Barcellona non perde tempo e la chiude in baleno, riconoscendo al Parma un ¡°premio¡± di due miliardi. Poco male. Pensare che poi, cinque anni dopo, il club catalano lo perder¨¤ in favore del Real Madrid per oltre 120 miliardi. Un altro affaire Figo¡
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