Piccoli: "Chi ha più di due insufficienze non gioca nel Mantova". E i genitori applaudono

Immaginate la scena. Mercoledì sera a Mantova, lo splendido Teatro Sociale riempito da bambini, ragazzi e dai loro genitori per la festa natalizia che il club dedica alle giovanili. Il presidente Filippo Piccoli è sul palco insieme all’allenatore della prima squadra, Davide Possanzini, e al responsabile del settore giovanile Marco Fioretto. Quando il microfono passa a lui, invece di fare gli auguri, di salutare gli istituzioni, di parlare di gol e di promozioni, Piccoli spiazza tutti: "In tutta onestà, chi ha più di due insufficienze a scuola si alzi in piedi". Un coup de théatre, appunto. C’è un momento di imbarazzo, poi uno alla volta una trentina di ragazzi prendono coraggio e si alzano. "Ma forse erano di più —, racconta un giorno dopo Piccoli —, comunque ho apprezzato la loro onestà. E poi mi sono rivolto agli allenatori e ho detto loro che se a marzo questi ragazzi non avranno rimediato, il prossimo anno non giocheranno più nel Mantova. Ci metteremo in contatto con le istituzioni scolastiche e verificheremo".

messaggio diretto

? seguito un applauso scrosciante da parte dei genitori. "Vediamo se i ragazzi e le famiglie accetteranno la nostra sfida — prosegue Piccoli —. Non mi aspettavo di ottenere questo effetto, ma davvero ho detto quello che avevo dentro. Anche durante la festa di Natale dell’anno scorso avevo mandato un messaggio simile ma quest’anno ho voluto essere più diretto e ho lanciato questa sfida. Sono arrivato nel 2023, stiamo cercando di ristrutturare il settore giovanile. Mi sono accorto che c’è una corsa al risultato, alla performance, al gol francamente esasperata, anche da parte dei genitori. Abbiamo gente che si lamenta se il figlio non gioca o viene sostituito, ma credo che un bambino di dieci anni prima di tutto debba pensare a divertirsi. Servono messaggi formativi e tutto parte dalla cultura. Vorrei che trasmettessimo dei principi sani e andare bene a scuola è uno di questi. Hai due materie sotto? Ti impegni a tirarle su. Preferisco avere tanti ragazzi bravi nello studio, piuttosto di tanti bravi calciatori".