Il figlio di Rocco: "Il mio Paron, un burbero dal cuore dolcissimo. Disse no a Fellini"
B runo e Tito sono i figli di Nereo Rocco, il Paron. Vivono a Trieste. Bruno ¨¨ nato nel 1940, Tito due anni dopo. Bruno ha giocato un po¡¯ al calcio, poi ha fatto il commerciante di carni, selvaggina e pollame e ha rifornito le navi del porto. Tito si ¨¨ laureato ed ¨¨ diventato farmacista. Nereo Rocco muore all¡¯ospedale Maggiore di Trieste il 20 febbraio 1979. Al suo capezzale c¡¯¨¨ Tito che racconter¨¤: ¡°Il giorno prima mi guard¨° con gli occhi confusi e mi disse: ¡°Tito, dame el tempo¡±. Come diceva a Marino Bergamasco e Cesare Maldini, i suoi vice, verso la fine della partita, quando non c¡¯era ancora il recupero. Pensava di essere in panchina¡±. Il funerale di Nereo Rocco viene celebrato due giorni dopo e Trieste si ferma e le rive si riempiono, i ristoranti fanno anche tre turni. Ci sono tutti a salutare il ¡°filosofo, burbero, bonario, impetuoso uomo di sport¡±. Tutti, da Gianni Rivera a Bepi Straza, accompagnano Nereo al Campo terzo del cimitero Sant¡¯Anna. Lo portano lass¨´, verso Valmaura, dove c¡¯era il vecchio stadio in cui aveva giocato e allenato. Poi vicino ne faranno uno nuovo: il ¡°Nereo Rocco¡±, con la sua statua e le targhe. Nello stadio moderno, elegante, ci sono le sue gigantografie, i faccioni col mento severo, il cappellino, gli occhi furbi e luminosi. Hanno scritto: ¡°Era un uomo buono, non un buon uomo¡±.?