2-0 all'allianz stadium
Juve, due schiaffi al Milan con vista Champions. Concei?ao, che brutta la prima sconfitta
Nel vecchio dilemma dei neonati ¨C somiglia di pi¨´ al pap¨¤ o alla mamma? ¨C per Milan e Juve non ci sono dubbi: somigliano allĄŻallenatore. La Juve vince lo scontro diretto Champions con una partita di possesso e gestione del ritmo che fa molto Thiago Motta: 2-0, gol di Mbangula e Timothy Weah. Come fanno molto Thiago Motta la panchina prolungata di Vlahovic, fuori fino allĄŻ83ĄŻ, e il gol di Mbangula, pi¨´ di tutti una creazione dellĄŻuomo venuto da Bologna. Il Milan invece ¨¨ gi¨¤ clamorosamente una squadra di Concei?ao. A Riad si era visto il buono: cinismo, resilienza, grinta. Qui tutti i limiti: lunghe fasi di attesa con una squadra chiusa davanti a Maignan e attaccanti quasi mai interpellati. E pensare che qualcosa, soprattutto Leao, avrebbero da dire. Classifica: la Juve va a 37, scavalca (per ora) la Lazio ed ¨¨ quarta. Il Milan ora ¨¨ ottavo e prende il binocolo: Thiago Motta ¨¨ a 6 punti, lontano.
i gol: mbangula-weah
ĄŞ ?La partita si decide tra il 14ĄŻ e il 19ĄŻ del secondo tempo, quando la Juve segna due volte. Grande premessa: se il calcio a volte ¨¨ casuale, qui ¨¨ scientifico. La Juve dominava dallĄŻultima parte del primo tempo. Il vantaggio nasce da una combinazione a difesa schierata. Una delle tante, se non fosse che, quando Nico Gonzalez allarga verso sinistra per Mbangula, Emerson Royal ¨¨ molto stretto, vicino ai centrali. Cos¨Ź stretto che, quando Mbangula calcia a giro da dentro lĄŻarea, non contrasta ma semplicemente devia verso la porta, ingannando Maignan gi¨¤ disteso. Il raddoppio nasce da una palla persa da Fofana: Thuram ¨¨ bravo a mandare nello spazio Weah per lĄŻuno contro uno con Tomori. Tim figlio di George punta, dribbla e calcia: perfetto. A margine, domande. Il Milan, se non avesse difeso cos¨Ź basso, avrebbe preso il primo gol? E perch¨Ś la difesa, alla palla persa di Fofana, era cos¨Ź scoperta?
che partita ¨¨ stata?
ĄŞ ?La partita ¨¨ stata una lontana cugina dellĄŻandata. Thiago Motta a San Siro si era messo dietro, Ą°che siamo contati e pieni di infortunatiĄą. E il Milan, che per far capire lĄŻandazzo aveva preferito Musah a Chukwueze, non aveva saputo far meglio che livellarsi. Qui no, Thiago d¨¤ battaglia, va ad aggredire alto, piazza McKennie terzino destro inedito e assedia. Il Milan un poĄŻ ¨¨ sorpreso, un poĄŻ ¨¨ squadra di Concei?ao, quindi attenta soprattutto dietro. E allora si abbassa, a tratti come una piccola, e prova a sorprendere con una giocata. Il primo tempo ¨¨ molto bianconero nel gioco ¨C 68% di possesso palla ¨C ma equilibrato nelle occasioni. Leao nei primi 11 minuti ha due palle-gol, una nata da un filtrante di Reijnders (e Rafa, esteta nellĄŻanima, invece di cercare la porta ci mette il tacco), unĄŻaltra sullĄŻasse Reijnders-Musah: tiro deviato da un vecchio amico, Pierre Kalulu. La Juve invece fa gioco, calcia a giro con Mbangula (minuto 8) e ha una speranza quando un passaggio sciagurato di Musah costringe Maignan alla spaccata evita-rischi (minuto 16). Il Milan per¨°, comĄŻ¨¨ come non ¨¨, in questa fase ¨¨ pericoloso. Uno schema dĄŻangolo da applausi al minuto 19 libera Reijnders in area: il tiro ¨¨ buono, ma il rimpallo tra Locatelli e Tomori favorisce la Juve. Poi, al minuto 27, una primizia: la doppia occasione sprecata. Di Gregorio ¨¨ super su Leao, Gatti salva su Theo e genera un contropiedone con Yildiz che libera Nico Gonzalez, pessimo per come si fa prima rimontare da Tomori, poi contrastare il tiro.
il momento chiave
ĄŞ ?EĄŻ il segnale, perch¨Ś qui la partita cambia. La Juve accelera e al 36ĄŻ ha unĄŻaltra occasione XL: cĄŻ¨¨ una ripartenza e Cambiaso in diagonale non trova Nico Gonzalez ma pesca Yildiz. Sulla carta, ¨¨ la situazione migliore possibile per la Juve, con il suo giocatore migliore davanti a Maignan. In realt¨¤ diventa lĄŻennesimo spreco, perch¨Ś Kenan incrocia malamente col destro. Il primo tempo tramonta - cĄŻ¨¨ ancora il tempo di vedere Leao che libera Theo per un insolito colpo di testa in area, respinto da Gatti ¨C, Yildiz esce per un fastidio a un adduttore ma la traccia ¨¨ scritta. Entra Weah e il figlio di George dopo 8 minuti ha la prima grande occasione del secondo tempo: arrivato in area da destra, calcia forte su Maignan. Finita? No. Theo gestisce malissimo il pallone sul rimbalzo e regala unĄŻoccasione a Koopmeiners, bravo a trovare la strada per la porta: sul suo sinistro, Maignan mette in angolo diĄ gluteo. Il gol ¨¨ nellĄŻaria e infatti ne arrivano due in cinque minuti, con in mezzo lĄŻunico cambio possibile del Milan, annunciato: Jimenez per Bennacer. La partita, sul 2-0, cambia per forza perch¨Ś il Milan si butta avanti. Concei?ao fa entrare prima Camarda, poi addirittura Jovic per Abraham, con il tentativo di scongelamento del centravanti invisibile da mesi. Che cosa cambia? Niente. Di Gregorio rischia al massimo con una punizione di Theo calciata forte ma fuori, poi ¨¨ freddo e lunga attesa del fischio finale.
juve in grande crescita
ĄŞ ?E allora, primi rapidi bilanci. La Juve ha confermato i messaggi di Bergamo - sul pianeta bianconero, cĄŻ¨¨ vita ¨C e ha messo in mostra unĄŻottima condizione. Ha vinto in casa in A, e non succedeva dal 9 novembre, soprattutto ha dato una spinta alla classifica e preparato al meglio la simpatica settimana con Bruges e Napoli, che dir¨¤ parecchio sulle ambizioni di primavera in Europa e in Italia. Bene Thuram e Locatelli in mezzo, bene Mbangula, bravo Weah dalla panchina: la squadra cĄŻ¨¨. Resta la questione Vlahovic ma Kolo Muani, burocrazia permettendo, dar¨¤ una mano.
milan molto brutto
ĄŞ ?Il Milan invece torna a Milano con lĄŻidea netta che da oggi, definitivamente, non ¨¨ e non sar¨¤ pi¨´ la squadra di Fonseca. Fonseca aveva il mantra del possesso, il Milan di Concei?ao ha lasciato palla e, quando ha potuto, ha guardato in alto a sinistra, per il lancione da contropiede di Leao. Altri principi, altra vita. Come va la transizione? Male. Con Leao-Theo-Reijnders, un modo per essere pericolosi prima o poi lo si trova ma questo Milan, oltre che anti-storico, non ha nulla della squadra che pu¨° rimontare per un posto Champions. Crea poco, non ha idee, ¨¨ al massimo compatto. Nel primo tempo ha avuto occasioni ma, quando la partita si ¨¨ decisa, non ha avuto nulla da dire. Certo, va anche detto che allo Stadium tra infortuni e squalifiche mancavano sette giocatori, alcuni dei quali pesanti: non ¨¨ un alibi totale, per¨° un peso specifico ce l'ha. Singoli: Bennacer non ¨¨ lui e davanti, senza Morata, Abraham ¨¨ stato poco pi¨´ di zero. Il mercato dar¨¤ una mano ma, a guardare ora, sembra che sia tutto da sistemare. Bel rebus.
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