Il re torna a casa: ¨¨ nelle gare senza appello che CR7 si esalta
La metafora del giardino di casa, quello in cui da bambino provi i tiri, finiscono sempre nel sette e ti portano ad alzare coppe immaginarie, ¨¨ probabilmente abusata. L’isola di Madeira ¨¨ lontana pi¨´ di mille chilometri da Oporto. Accettate queste premesse, ¨¨ comunque innegabile che Cristiano Ronaldo, domani sera, sentir¨¤ aria di casa: del Portogallo ¨¨ praticamente un re, e nella Champions a eliminazione diretta sta in pantofole. I gol sono frequenti come nei sogni ad occhi aperti del bambino nel giardino, le coppe alzate sono cinque, e per nulla immaginarie. La Juve che oggi viaggia verso il suo ottavo entra nel regno di Cristiano: 67 gol in 81 partite dentro/fuori, 23 nelle ultime 18, 7 nelle sei giocate con la maglia bianconera. L’ultimo dato porta con s¨¦ un doppio carico di bagagli negativi, di cui domani deve cominciare la pratica di smaltimento. Gi¨¤, perch¨¦ i sette gol sono anche tutti quelli segnati dalla Juventus nei knockout da quando l’alieno ¨¨ atterrato a Torino: o lui o il diluvio. E perch¨¦ sei partite sono poche, in due stagioni: da quando ¨¨ arrivato il re della Champions i bianconeri sono andati incontro a due eliminazioni precoci, ai quarti contro l’Ajax due stagioni fa, nello sciagurato ottavo col Lione nell’ultima campagna.
Dentro o fuori
¡ªRispetto a quella gara di ritorno di inizio luglio (quando peraltro firm¨° una doppietta) Cristiano si presenta in campo con un allenatore con cui mostra maggior feeling, con una squadra che ha un gioco di cui pare pi¨´ convinto, con una spalla in attacco pronta a mettersi al suo servizio, anche troppo (Morata pare a volte condizionato dalla volont¨¤ di servire il pi¨´ possibile l’illustre compagno). Pirlo ¨¨ stato chiamato anche per presentare una nuova versione europea della squadra bianconera, pi¨´ consona alla storia del suo numero 7. Il necessario apprendistato del tecnico e della squadra ha lasciato un “handicap” in campionato, ma adesso ¨¨ il momento di passare all’incasso in Europa. A Napoli il portoghese non ha mostrato la sua miglior versione, ma sembra una questione di serate, non di forma fisica. E in quanto a serate, queste infrasettimanali precedute dall’inno Champions sono le sue. In diciannove occasioni in carriera ha segnato due o pi¨´ gol, e due sono targate Juve: la tripletta show con l’Atletico Madrid ¨¨ il modello da replicare, magari senza l’assillo di una rimonta. In realt¨¤ lo stesso Ronaldo probabilmente non disdegnerebbe trovare anche collaborazione nel tabellino da qualche compagno, perch¨¦ lo 0 nei gol segnati dagli “altri” nelle ultime sei inizia a essere pesante. Il ragazzo per¨° ai numeri tiene parecchio, anche perch¨¦ non sono esattamente banali: il miglior bottino da ottavi in poi ¨¨ del 2016-17, con 10 reti, nel 2013-14 arriv¨° a 8, l’anno prima di trasferirsi alla Juve 6. Sono tre coppe che il Real ha aggiunto alla sala trofei (l’altra ¨¨ il 2015-16).
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In Portogallo
¡ªUna l’ha vinta anche con il Manchester United, prima squadra con cui ha giocato la Champions, quella con cui ¨¨ tornato pi¨´ volte in patria. Quando ha lasciato il Portogallo, nell’estate 2003, era ancora un’ala che faceva pi¨´ dribbling e giochetti in fascia che gol. Quando ci torn¨° la prima volta fu proprio a Oporto, la stagione seguente: lo fece da panchinaro dei Red Devils e fu eliminato da un altro connazionale destinato a diventare illustre, Mourinho, poi campione con quei Dragoes. L’unica altra sfida a eliminazione ¨¨ arrivata nel 2009, sempre contro il Porto: questa volta pass¨° lui, segnando anche un gol e arrivando fino alla finale di Roma, persa contro Messi. Anche a causa di quel k.o. Cristiano allora decise che era ora di cambiare aria. Non si rischia di fare troppe dietrologie dicendo che dalla strada che i bianconeri faranno in questa edizione della coppa dipender¨¤ la solidit¨¤ del legame fra il portoghese e il club. Il Porto non pu¨° che essere una tappa, da superare possibilmente con meno patemi rispetto agli ultimi ottavi di finale superati(Atletico e Tottenham). Per Cristiano ¨¨ l’occasione di rimpolpare i suoi record e di puntare Del Piero, l’unico a segnare di pi¨´ nelle gare a eliminazione (9). Quest’anno il Covid gli ha tolto due gare, ma lo score resta apprezzabile: 4 gol in 4 partite nei gironi. E non era ancora tornato a casa, in quel giardino in cui fa gol quasi ad occhi chiusi.
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