Tre reti italiane in una partita dei nerazzurri: non accadeva dal 2012. Anche allora fu 5-0 (al Parma) con le firme di Thiago Motta, Pazzini e Faraoni
Matteo Politano e Roberto Gagliardini. Lapresse
“L’Inter non ¨¨ una squadra per italiani”, si dice. Questione di numeri, ma non solo. Si parte dal nome (Internazionale non a caso) e si arriva alla pi¨´ grande impresa nella storia nerazzurra, il Triplete del 2010, conquistata con 11 stranieri titolari nella partita pi¨´ importante, la finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Thiago Motta probabilmente avrebbe giocato se non fosse stato espulso a Barcellona nel ritorno della semifinale, ¨¨ vero, ma sta di fatto che l’unico azzurro a scendere in campo in quel 22 maggio fu Marco Materazzi, nel finale. Nome che inevitabilmente porta al Mondiale del 2006: il difensore fu un protagonista inatteso dell’impresa azzurra in Germania. Come Fabio Grosso, passato dal Palermo all’Inter appena prima della cavalcata azzurra ed eroe ai campionati del mondo. I numeri non sono tutto: nerazzurri-azzurri ce ne sono stati, e anche decisivi.
STESSO RISULTATO —
E l’Inter sembra aver invertito la rotta nelle ultime stagioni, investendo maggiormente sui talenti del nostro calcio. La partita di ieri ne ¨¨ un esempio: Roberto Gagliardini e Matteo Politano sono giocatori su cui la societ¨¤ di corso Vittorio Emanuele ha puntato molto, prelevandoli da Atalanta e Sassuolo e intravedendo in loro talenti da far esplodere definitivamente. Tre gol in due nella goleada di ieri: tante reti “azzurre” in una partita dell’Inter non si vedevano addirittura dal 2012. Protagonista allora, guarda caso, proprio Thiago Motta. Pazzini e la sorpresa Faraoni completarono il tris tricolore. Era il 7 gennaio 2012: al Meazza arriv¨° il Parma, e i nerazzurri di Ranieri trovarono la terza vittoria consecutiva in campionato. Il risultato finale? Neanche a dirlo: 5-0. Con Milito (doppietta) a completare il pokerissimo. Ieri per¨° il bomber non c’era. Segnale positivo per Spalletti: l’assenza di Icardi e la prestazione opaca di Lautaro Martinez non hanno influito. Merito di una rosa ampia, di una squadra pi¨´ convinta dei propri mezzi, di alcuni calciatori rivalutati. E s¨¬, merito anche del “made in Italy”.
Francesco Sessa
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