l'avversaria
Il calvario di Guardiola: City a Torino solo con 12 giocatori di movimento
Pep Guardiola va sempre preso con le molle quando parla di infortuni, soprattutto a quattro giorni dalla partita. Il suo Manchester City per¨° rischia davvero di sbarcare a Torino per affrontare la Juve mercoled¨¬ in Champions League con appena 12 giocatori di movimento a disposizione, pi¨´ 3 portieri e una serie di giovani con cui completare la panchina. ? successo anche ieri in casa del Crystal Palace, dove per dare la svolta a una partita pareggiata 2-2 in cui ¨¨ stato sotto due volte Pep aveva a disposizione solo Jack Grealish e Jeremy Doku, entrambi acciaccati. ? parte del motivo per cui il City ¨¨ nel momento peggiore dei 9 anni di gestione Guardiola, con appena una vittoria nelle ultime 9 partite in tutte le competizioni. ? parte del motivo per cui questo 2024-25 per i 4 volte campioni d¡¯Inghilterra in carica ¨¨ diventata ¡°una stagione in cui sopravvivere, accettando i risultati e andando avanti. Vale anche per la partita di Champions a Torino¡±.?
GLI ASSENTI
¡ª ??Gli infortuni sono ovviamente complicati da una rosa volutamente corta, filosofia che in questa situazione di totale emergenza (e in un¡¯annata potenzialmente da oltre 70 partite, cominciata con la coda dell¡¯Europeo e destinata a finire al Mondiale per club) sta mostrando i propri limiti. Pep al Selhurst Park non aveva il Pallone d¡¯oro Rodri e il lungodegente Oscar Bobb, ma erano fuori anche il miglior giocatore dell¡¯ultima Premier, Phil Foden, e altri titolari come Mateo Kovacic, Nathan Ak¨¦, Manuel Akanji e John Stones. A sentire Guardiola, nessuno di questi sar¨¤ disponibile per sfidare la Juve. Il City oggi riposa, domani si ritrover¨¤ nel suo centro sportivo per allenarsi e marted¨¬ partir¨¤ per Torino dopo un allenamento in mattinata aperto alla stampa: solo allora si capir¨¤ davvero se tutti quei 7 rimarranno indisponibili. Qualche chance, almeno per la panchina, dovrebbero averla Akanji e Foden, ma Pep in questo momento ha bisogno di uomini in forma e alternative valide, non di altri campioni a minutaggio limitato.?
I PRESENTI
¡ª ??La mancanza di alternative fa sorgere un altro problema: chi gioca ¨¨ spremuto. ¡°Siamo fortunati ad avere Haaland, Rico Lewis, Bernardo Silva e G¨¹ndogan, giocatori che stanno giocando senza potersi riposare. Siamo davvero fortunati ad avere loro¡± ha detto Pep a Selhurst Park. Tolti quei quattro e i tre portieri (Ortega continua ad essere preferito a Ederson), quasi tutti gli altri della rosa hanno avuto problemi. E questo si riflette sulle loro prestazioni e sulla squadra in generale. Vedere De Bruyne per credere: mercoled¨¬ ¨¨ stato fondamentale per la vittoria sul Forest, l¡¯unico di questo periodo, ma ha giocato due partite da titolare in tre giorni per la prima volta da settembre (alla seconda, con l¡¯Inter, si fece male) e col Palace non era brillante come tre giorni prima. Problemi di condizione li ha anche Kyle Walker, rientrato a inizio novembre in anticipo da un infortunio ¡°per dare l¡¯esempio¡± e da allora praticamente mai pi¨´ uscito, nonostante continui a fare errori pesanti come quelli costati i due gol del Palace. Grealish e Doku, in panchina a Selhurst Park, sono entrambi acciaccati e invece servirebbero sulle fasce, visto che Savinho ha perso lo smalto. I problemi di condizioni si traducono in dubbi e insicurezze, soprattutto in difesa: col Palace il City ha almeno ritrovato la personalit¨¤ di Ruben Dias, che ha provato a mettere una pezza anche per gli altri.?
CAMPIONI
¡ª ?Guardiola avr¨¤ anche 12 giocatori di movimento a disposizione, ma sono comunque dei campioni. Haaland col Palace ha segnato il suo gol numero 13 in stagione in Premier e in Champions viaggia con 46 reti in 44 partite, gi¨¤ pi¨´ di Ale Del Piero. De Bruyne non ¨¨ al top, ma ¨¨ sempre in grado di accendere la lampadina; Grealish e Doku sono pericolosi sulle fasce anche in campo per una mezz¡¯ora scarsa. Questa al City sar¨¤ anche ¡°una stagione di sofferenza¡±, ma la Juve non deve comunque fare l¡¯errore di sottovalutarla: resta una squadra piena di stelle in grado di cambiare una partita con una giocata. Anche se in questo momento fa fatica.
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