Conte si dimette e attacca Salvini, che poi ritira la mozione di sfiducia. In serata il premier d¨¤ le dimissioni a Mattarella
“Il governo qui si arresta”. ? l’ultima tappa della folle crisi d’agosto: in un pomeriggio che finisce al centro del microcosmo social, Giuseppe Conte mette il punto all’esecutivo gialloverde con un discorso durissimo al Senato, come risposta alla sfiducia annunciata dalla Lega. Ma le parole del capo del governo diventano un atto d’accusa, senza sconti, contro Matteo Salvini che, seduto accanto a Conte in diretta tv, fa da controcanto nascondendo poco le sue reazioni. In sintesi, Conte difende l’operato del suo governo, stroncando Salvini nei modi e nei contenuti. Da un lato, osserva Conte, “far cadere il governo e volere di nuovo il voto ¨¨ una decisione oggettivamente grave perch¨¦ si tradisce il disegno riformatore voluto dall’elettorato oltre al contratto” M5S-Lega in un momento di grave difficolt¨¤ per i conti pubblici; dall’altro, aggiunge il premier, “la crisi non si risolve con dichiarazioni sui social o in piazza, senza confronto in Parlamento”. Conte accusa dunque Salvini: “Si concentra solo su interessi di parte e convenienza elettorale ma cos¨¬ tradisce l’interesse nazionale per opportunismo politico e dimostrando grave carenza di cultura istituzionale”.
Risultati e accuse
¡ªMentre Salvini, seduto alla sua destra, alterna sorrisi, smorfie o segnali ai suoi senatori, Conte critica il suo ministro dell’Interno su ogni fronte: per non aver riferito in Aula sul Russiagate, per l’“opportunismo politico nel dichiarare la crisi dopo il via libera al decreto sicurezza bis”; per aver aperto la crisi “senza ritirare i ministri” e per l’uso dei simboli religiosi nei comizi “che ¨¨ un segno di irresponsabilit¨¤”. E anche per aver interrotto una esperienza di governo di cui elenca i risultati, “dal Reddito di cittadinanza a Quota 100, dalle norme anticorruzione al codice rosso contro la violenza sulle donne”. Alla fine, la conferma: “Dopo il confronto in Aula, vado al Quirinale a dimettermi, stasera”. Cade quindi l’ipotesi che Conte vada subito al Colle.
“Bastava Saviano”
¡ªSalvini replica subito: “Finalmente. Chi ha paura del giudizio degli italiani non ¨¨ un uomo libero: io non ho paura di mettere la poltrona in mano al popolo italiano. Mi dispiace che Conte mi abbia sopportato per un anno: per la sequela di insulti bastava il Saviano di turno. Non ¨¨ vero che ho criticato i ministri miei colleghi ma di fatto porto a casa un governo pi¨´ sicuro. E non voglio le catene imposte dalla Ue per prendere qualsiasi decisione. Se questo governo ¨¨ finito ¨¨ perch¨¦ c’erano dei “signor no” che bloccavano tutto (Conte, nel suo intervento, ha negato questa tesi, ndr). Ma ci prendiamo met¨¤ dei meriti di questo esecutivo”. Cos¨¬, di fatto, il leghista riapre la campagna elettorale difendendo la linea sovranista. Con una dichiarazione netta: “O c’¨¨ un gi¨¤ accordo di potere e di spartizione fra M5S e Pd, lecito - per¨° ditelo e spiegatelo agli italiani - oppure tagliamo i parlamentari e andiamo al voto”.
Mozione ritirata
¡ªInfine, in serata, la Lega ha ritirato la mozione di sfiducia contro Conte: la risoluzione non ha pi¨´ ragion d’essere davanti alle dimissioni annunciate dal premier. E chiuderebbe l’estrema possibilit¨¤ di completare le riforme, ammesso esista ancora un margine per un nuovo esecutivo con il Carroccio.
conte al colle
¡ªIn serata, infine, il premier uscente ha comunicato le sue dimissioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Domani pomeriggio il via alle consultazioni: i tempi per formare un nuovo esecutivo sono brevi anche per le scadenze imposte dai conti pubblici e dall’Europa. Se non viene approvata la legge di Bilancio entro il 31 dicembre, rischiamo di entrare in esercizio provvisorio per la prima volta dopo circa 32 anni. Fantasma agitato anche da Conte al Senato.
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